L'ottava giornata di A, prevista per il week end del 15-16 ottobre (a dir la verità c'è anche il posticipo del monday night tra Palermo e Torino, in scena il 17), parte subito con il botto: il match di sabato pomeriggio (insolitamente previsto alle 15.00) prevede infatti la sfida tra Napoli e Roma, il cosiddetto Derby del Sud, o Derby del Sole, che una volta vedeva affrontarsi due squadre gemellate (parliamo degli anni 1970/1980), anche se, dopo la rottura del sodalizio (1987), difficilmente porta dietro gli strascichi del gemellaggio, ed anzi, spesso trasforma la sfida in un duello con toni fortemente aspri e tifoserie eccessivamente accanite l'una contro l'altra.

I precedenti tra azzurri e giallorossi, storicamente, sono risultati sempre abbastanza equilibrati, e d'altronde non è un caso che, praticamente, i tre risultati (vittoria della Roma, pareggio o vittoria del Napoli) nei quasi 150 match giocati sono praticamente equivalenti: 29 volte su 100 la sfida ha visto prevalere il Napoli, il 35% sono stati i pareggi, mentre in più di una occasione ogni tre match (36% ad essere precisi) gli incontri hanno visto prevalere i giallorossi.

Nonostante questo sostanziale equilibrio non sono mancate le goleade (dall'una e dall'altra parte) negli incontri tre le due squadre del centro/sud Italia: tra le recenti al San Paolo, da ricordare il 4-1 del gennaio 2013 (tripletta di Cavani, rete della bandiera di Osvaldo e risultato arrotondato, nel finale con la quarta rete partenopea realizzata da Christian Maggio) ed il 3-0 corsaro con il quale la squadra giallorossa si impose, nel gennaio 2009, in trasferta, grazie alle reti di Mexes, Juan e Mirko Vucinic.

D'altronde le reti non sono mai mancate nelle sfide tra le due squadre, motivo in più per schierare sabato, nelle vostre fantasquadre Gabbiadini (recente la notizia dell'infortunio di Milik), Dzeko, Callejon, Mertens, Perotti  e Salah; senza andare troppo indietro nel tempo per ricordare l'8-0 di marca giallorossa del 58/59 ed il doppio 4-0 azzurro degli anni '70 ed '80, è utile considerare che, nelle numerose sfide del passato si contano in media, quasi 2,5 reti a gara (con quindi 7,5 punti fantacalcistici quasi assicurati sabato pomeriggio, ma attenzione alle difese...).

Anche se, a parziale contraddizione del dato sopra espresso, il risultato più comune nelle sfide tra giallorossi ed azzurri, risulta la vittoria di misura per 1-0, le goleade si sono viste anche nei match conclusi in parità: a parte lo 0-0 di un anno fa (unica partita a reti bianche degli ultimi venti anni), in molti di voi ricorderanno i 2-2 del 2012 (botta e risposta tra Marquinho, Zuniga, Cavani e Simplicio) e del 2010 (quattro reti, di cui due su rigore, tutte realizzate nella ripresa, con iniziale doppio vantaggio della Roma firmato Baptista e Vucinic e rimonta azzurra realizzata grazie alle reti di Denis e Hamsik) e, sopratutto, il 4-4 dell'Olimpico del 20 ottobre 2007, sotto riproposto.

La partita valida per l'ottava giornata di Serie A del Campionato 2007/2008 fu letteralmente entusiasmante ed iniziò a divertire già dal primo minuto, con la rete dopo meno di 120 secondi del Pocho Lavezzi, (stupendo il destro che trafigge l'estremo difensore giallorosso); la reazione della Roma, però, non tardò a farsi sentire: penetrazione di Pizarro in area, fallo da rigore e realizzazione del solito Capitan Totti, che successivamente propiziò il momentaneo 2-1 di Perrotta (abile a ribadire in rete dopo una respinta di Iezzo su tiro del Pupone). Ad inizio ripresa però, Hamsik portò subito il risultato in parità approfittando del medesimo black out che la squadra casalinga aveva fatto vedere anche nei primi minuti del primo tempo, con la, successiva, simile reazione, questa volta ottenuta grazie ad un tiro dalla distanza di De Rossi (che beneficiò di una disattenzione del portiere partenopeo). 

Anche il momentaneo 3-3 fu realizzato con un tiro dalla distanza, firmato da Gargano (incolpevole il giallorosso Curci), ma la partita non finì li: prima Pizarro, con una calcio di punizione deviato in rete dalla difesa azzurra, poi Zalayeta, a cinque minuti dal termine, con un colpo di testa da azione di calcio piazzato, portarono il risultato sul definitivo 4-4, otto reti che difficilmente potremmo rivedere sabato prossimo (anche se, sopratutto i fantallenatori proprietari degli attaccanti delle due squadre, ci sperano).