di Ezio Azzollini

Palla corta, vocazione offensiva, pallino del gioco in mano, pragmatismo moderato e gioco divertente, e soprattutto spazio ai giovani. Soprattutto a quelli che già ci sono. A soli 40 anni Christian Brocchi, allievo di Ancelotti e Prandelli, arriva su una panchina d'elite, e si prepara a 6 giornate di fuoco e, soprattutto, ad una finale di Coppa Italia che rappresenta un obiettivo concreto, reale, tangibile, per un Milan alla deriva più di risultati che di gioco, e che oggi dà l'addio a Sinisa Mihajlovic, esonerato dopo il KO interno contro la Juve.

L'ex centrocampista di Inter e Lazio, tra le altre, aveva intrapreso la carriera iniziando dagli Allievi professionisti di Prima e Seconda Divisione, e poi ereditando la guida della squadra Primavera da Filippo Inzaghi, nel giugno 2014, al momento della promozione dell'ex compagno. Ora le storie si ripetono.

Berlusconi lo ha scelto per il suo passato rossonero e per l'impostazione professionale giovane, moderna, votata ai suoi ragazzi ed alle loro prospettive. Il modulo con cui ha fatto giocare la sua Primavera rossonera è il 4-3-3, ma con una variante consolidata che prevede il trequartista - e lo stesso impianto tattico - che tanto piace al Cavaliere e che consentirebbe la conferma del modulo a due punte utilizzato nella seconda metà della sua esperienza meneghina dallo stesso Mihajlovic. Un'idea di calcio che ha sì estromesso la Primavera rossonera dal Viareggio ai gironi, ma che in campionato ad oggi ha anche consegnato, nel girone B, il primato: 54 gol fatti e solo 26 subiti, con bomber Cutrone a farla da padrone in classifica marcatori (13 gol in 23 partite). Riuscirà adesso Brocchi a ripetersi in prima squadra? E, se sì, in che modo? Ed in che modo cambiano, le cose, a livello fantacalcistico?

DIFESA A 4, SI CAMBIA POCO - Il nuovo mister ha due cardini tattici, dai quali non si smuove: la difesa a 4 ed il centrocampo a 3. Da questo punto di vista, Donnarumma, Abate, Alex, Romagnoli e Antonelli non sembrano in discussione. Ma occhio ai vari giovani che potrebbero trovare spazio, soprattutto sulle corsie: Calabria e Felicioli hanno già detto la loro in prima squadra, mentre De Sciglio potrebbe essere l'uomo della rinascita, magari in alternativa ad Antonelli.

CENTROCAMPO, RISCHIA HONDA? - Il centrocampo a tre, di fatto, toglie una casella a disposizione di uno degli esterni. Che, però, potrebbero esser collocati in attacco: ma ci arriveremo. Per il momento soffermiamoci su una linea che dovrebbe prevedere al 100% solo l'impiego di Kucka, presumibilmente sul centro-destra. Al centro il primo dubbio: il giovane Manuel Locatelli, perno centrale "alla Pirlo" della squadra Primavera, stava già per essere lanciato titolare contro la Juventus, prima del recupero last minute di Montolivo. Ora il 18enne di Lecco entra nuovamente in ballottaggio col capitano, che ha giocato una stagione fatta di alti e bassi: tanto difficile immaginarsi il ragazzo in campo dal 1' sin da subito, quanto facile pensare che comunque troverà un certo spazio, soprattutto in campionato. Ottimo e consigliatissimo, quindi, il suo fanta-acquisto ad un costo misurato. Sulla sinistra il potenziale impiego di Bonaventura, già a inizio stagione provato mezzala, rischia di far perdere di solidità al reparto e di sbilanciare la squadra. Ecco perché potrebbero trovare più spazio, piuttosto,Bertolacci e José Mauri. L'ex genoano, nel dettaglio, da interno sinistro potrebbe anche trovare nuovamente le infiltrazioni offensive che l'hanno portato sino porte della Nazionale. Cosa che, ovviamente, non dispiacerebbe ai fantallenatori.

ATTACCO, DUBBIO BALOTELLI - Sono tanti i ragazzi rossoneri che sognano, al pari del loro mister, la "promozione" in prima. Detto ciò, difficile che ciò accada nell'immediatezza, visto il ristretto range a disposizione e le tante responsabilità a stretto giro di posta: ecco perché escludiamo la possibilità che vengano impiegati, con continuità, i vari Cutrone, De Santis, Crociata, Vido e Vassallo. Da confermare, invece, l'impiego di Bacca, sia in caso di attacco a due (con trequartista) che di linea a tre: i dubbi riguardano piuttosto il rifinitore (o trequartista, o ala sinistra) che dovrebbe comunque essere Bonaventura, e la seconda punta. In caso di 4-3-3 con il colombiano e Jack l'uomo che verrebbe in mente di adeguare tatticamente sarebbe Honda (preferibilmente a piede invertito, con Bonaventura quindi a sinistra), che però in quella posizione non ha reso al massimo, in passato. Ecco perchè l'idea Balotelli, in spolvero nelle ultime uscite, non dispiace: SuperMario andrebbe ad agire da seconda punta con licenza di allargarsi, elasticizzando la linea offensiva e consentendo il passaggio dal 4-3-1-2 al 4-3-3 in maniera fluida. In crollo, invece, le "quotazioni" di Luiz Adriano e Menez: il primo potrebbe agire da vice Bacca o, in caso di modulo a due punte, al suo fianco in alternativa a Balotelli. Il francese, invece, ha una sola chance: se Brocchi propendesse per un Milan super-offensivo, con Bonaventura mezzala e l'ex PSG a giocarsela per un posto sulla trequarti.

Ecco, quindi, un probabili undici con potenziali variabili. 

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