A meno di clamorosi miracoli, Belotti sarà costretto a saltare le prossime cinque partite (Crotone, Fiorentina e Inter in trasferta, Roma e Cagliari in casa), per poi tornare a disposizione domenica 19 novembre (per intenderci, dopo la sosta per i playoff Mondiali), quando all'Olimpico arriverà il Chievo di Maran. In ogni caso, sottolineare quanto il Gallo sia decisivo solo sul piano dei +3 sarebbe ingeneroso, oltre che una forzatura. E' tutto tranne che un centravanti statico: viene incontro per far salire la squadra, svaria su tutto il fronte offensivo, sfrutta la sua notevole forza fisica per spizzare la sfera a vantaggio dell'inserimento dei compagni. Insomma, un giocatore completo. Vedere per credere uno dei tanti recentissimi esempi, qui in Liechtenstein-Italia con l'assist che serve a Ciro Immobile:

E adesso come si trasformerà il Torino senza di lui? Certo, si tratta di una soluzione tampone e nemmeno così 'drammatica', di sicuro riscontreranno qualche difficoltà in più nel sostituire Belotti i tanti fantallenatori che avranno senza dubbio investito per lui un autentico capitale. Mihajlovic, invece, ha dinanzi a sé diverse soluzioni da poter prendere in esame: affidarsi a Sadiq senza cambiare nemmeno di una virgola il sistema di gioco, avanzare uno tra Boye e Niang (con Berenguer al posto dell'ex Milan a sinistra) oppure passare al 4-3-3 con tridente leggero e Ljajic o lo stesso Niang come riferimento centrale. Nella sfortuna, almeno una nota positiva: la sosta ha concesso al tecnico serbo più tempo per riflettere sull'opzione ideale da adottare nei prossimi turni di campionato. Aspettando con ansia il ritorno del Gallo, sempre più leader tecnico in Serie A così come al fantacalcio. Le tre reti messe a referto finora rappresentano un bottino troppo risicato? Non fatevi ingannare: presto tornerà a regalare valanghe di bonus.