L’ultimo precedente fu la celebrazione. Il nuovo appuntamento può valere il rilancio definitivo. La partita al Maradona dice di uno scontro diretto per la qualificazione in Champions League. Per adesso la classifica recita questo, con una Fiorentina in salute reduce dalla rimonta in Europa e da un rendimento che in campionato le sta valendo posizioni che stanno facendo sognare i tifosi viola.

Anche il Napoli è reduce dalle fatiche di coppa. La sfida col Real Madrid ha prodotto fiducia, rammarico e fatica, ma ha comunque restituito gli uomini di Garcia a certezze che in campionato possono trovare ulteriore conferma. Se in alcuni precedenti Napoli-Fiorentina si è giocata in una fase decisiva della stagione (due anni fa valse gli equilibri scudetto per il Napoli che proprio coi viola in casa videro sfumare le ultime possibilità), adesso la gara arriva in una frazione iniziale, ma non meno incidente soprattutto sul piano psicologico.

Garcia ha fatto capire che Juan Jesus e Rrahmani non sono ancora pronti per i novanta minuti. Mentre il primo ha ancora bisogno di recuperare, il secondo potrebbe anche essere impiegato, ma la possibilità è molto remota, anche in vista della necessità di riaverlo immune dai rischi della nazionale. Natan e Ostigard formeranno la linea centrale, con Olivera ancora favorito su Mario Rui per la fascia sinistra. Per il resto dovrebbero essere confermati anche il resto dei giocatori che hanno affrontato il Real, con la mediana tipica e Kvara e Politano esterni a supporto di Osimhen

Italiano deve fare i conti con gli effetti della partita di giovedì e con le assenze di Dodo, Castrovilli, Pierozzi e Mina. Nel suo 4-2-3-1 probabile ballottaggio Parisi Biraghi, mentre la mediana dovrebbe essere formata da Duncan e Arthur, con Gonzalez e Brekalo a sostegno di Beltran

Ovviamente le formazioni iniziali potrebbero andare incontro a un turnover in corsa, con diversi uomini pronti a subentrare sia per fornire continuità di corsa che per poter cambiare gli assetti tattici laddove necessario. Nel Napoli Lindstrom e Raspadori saranno molto probabilmente impiegati a gara in corso, così come Simeone, Elmas e Cajuste si faranno trovare pronti come in altre occasioni. Nella Fiorentina, dove permangono i maggiori dubbi di formazione, la scelta di alcuni uomini sarà determinata principalmente dalle condizioni fisiche di chi soprattutto ha giocato anche giovedì.

Sul piano tattico Italiano ha già messo in difficoltà il Napoli in altre occasioni. La Fiorentina non disdegna il palleggio, spesso generato dalla manovra dal basso, ed è una squadra molto pericolosa sulle corsie esterne e sul gioco aereo. Ecco che non è da escludere che il lavoro sulle corsie laterali potrebbe risultare decisivo negli equilibri di una partita che entrambe le squadre giocheranno per vincerla.