Tempo di aste, tempo di bilanci. E soprattutto tempo per cercare di capire quali possano essere, reparto per reparto, le occasioni offerte dalle liste. Un nome tra gli altri, quest'anno, si prospetta particolarmente interessante: è quello di Alessandro Florenzi, schiavo - per così dire - del suo eclettismo, e che fino all'arrivo di Bruno Peres dal mercato difficilmente Spalletti si sarebbe sognato di spodestare dal ruolo di terzino destro. L'arrivo del brasiliano a Roma apre però a scenari completamente differenti e, fantacalcisticamente parlando, decisamente molto interessanti per chi si ritroverà (o si è già ritrovato) a puntare su un giocatore che raramente ha accusato grossi problemi muscolari e garantisce un grado di affidabilità decisamente alto.
SULLA CARTA - La formazione ideale, l'11 titolare che giornalisticamente parlando ci si ritrova a delineare, vede una Roma con Florenzi laterale basso a destra e Bruno Peres dall'altro lato. "E si esce a comandare in almeno il 90% dei campi di Serie A" penserà in gergo del momento Spalletti, visto che una coppia di terzini così vanta qualche punto in meno soltanto rispetto a quella della Juventus. La duttilità tattica di Jesus, capace di trasformarsi in terzino mancino abbottonato ma non per questo rinunciatario in fase di spinta - seppur ad oggi ancora confuso e deficitario nelle diagonali - consente però al mister dei giallorossi di traslocare Peres sulla destra, in posizione a lui certamente più congeniale, e conseguentemente di spostare Florenzi più avanti. Ma per far fuori chi?
LE ALTERNATIVE - Difficile pensare che Strootman possa giocarle tutte e 38, così come che De Rossi, peraltro dopo l'episodio della partita con il Porto e quello della fascia di capitano, possa essere un altro a rispondere sempre presente e dal 1' da qui alla fine. Florenzi potrebbe allora giocare interno destro o sinistro, avanzando considerevolmente il suo raggio d'azione e ingolosendo i fantallenatori che lo hanno acquistato da difensore.
Di più: perchè se è vero che Perotti, Salah ed El Shaarawy rappresentano in questo momento totem difficili da scalzare, lo è altrettanto il fatto che Iturbe rappresenti ad oggi una falsa alternativa. Considerando che del sano turn-over è imprescindibile e che El92 in carriera non è mai stato noto per la sua resistenza agli infortuni, il rischio concreto è quello di veder giocare qualche partita da ala offensiva a chi, in lista, è invece quotato difensore. Certo, è altrettanto impensabile che Florenzi possa giocarle tutte, ma che rappresenti uno dei punti fermi di Spalletti è un qualcosa su cui non ha senso avere dubbi. Serve altro per farsi ingolosire?
IN CHIAVE MANTRA - E, C, W: in qualsiasi modulo c'è sempre spazio per Florenzi. Certo, schierarlo da ala pura limiterebbe la sua efficacia se dovesse effettivamente giocare da difensore, ma la possibilità di dirottarlo con una certa facilità tra il centro e l'esterno ne fa un pezzo pregiato come pochi, in primis come tappabuchi, e poi grazie alla sua costanza che raramente lo fa scendere al di sotto del sei in pagella.