Ogni dubbio è stato sciolto, la pronuncia esatta del cognome di ?Franck Yannick Kessie è "Kessì" e che dir si voglia è rossonero di fede fin da bambino e come ogni milanista che si rispetti sul cuore ha tatuato Vento di passione Andriy Shevchenko. Parole sue.

Non poteva che essere lui, secondo il sondaggio di Fantagazzetta "Centrocampista rivelazione, a livello fantacalcistico, della stagione" il primatista. Lui che supera senza troppi problemi gli altri candidati: Blerim Džemaili, Simone Verdi e Piotr Zieli?ski

Kessì, che si traveste da Clarence Seedorf, porta per mano la Dea al quarto posto della Serie A che vale l'Europa League diretta e qualche anno fa avrebbe voluto dire addirittura Champions League. Franck, che non riesce nell'impresa con la sua Costa d'Avorio, l'anno della Total Africa Cup of Nations 2017, rimediando solo due punti nel girone e finendo al terzo posto davanti a Togo ma dietro le qualificate Congo e Marocco.

NUMERI MONSTRE: con una media voto di 6.25 e una media fantavoto di 6.73, il buon vecchio Frank cuore rossonero ha disilluso le malelingue a suo favore e ribaltato ogni pronostico della vigilia in materia di mera casualità e fortuna, coronando il sogno più grande, forte di 6 gol in stagione, dei quali 2 su rigore, e qualche cartellino di troppo, con i 2 rossi e 5 gialli complessivi.

La quotazione iniziale di 8 schizza subito in su e si assesta a 12 dopo le marcature realizzate.

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STAGIONE DA INCORNICIARE: l'esordio in A avviene in contemporanea con la prima gioranta della stagione 2016/2017. È il 21 agosto e a Bergamo arriva la Lazio che senza mezze misure si porta in vantaggio di 4 gol in un match più che rocambolesco. La Dea è al tappeto ma la sveglia è suonata da un centrocampista vibrante e croccante che sembra inarrestabile. Doppietta. All'esordio. È l'inizio della favola. La seconda giornata c'è la Samp ma nella gara che vedrà poi la sconfitta per 2-1 della Dea a passare in vantaggio sono i bergamaschi con gol dell'ivoriano. Tre gol in due gare sembrano già tanti ma alla terza giornata, l'11 settembre si presenta dal dischetto contro il Torino facendo infuriare Gasperini e strappando il pallone dalle mani di Paloschi: sono 4, il sogno continua. E di sogno si parla anche a fine novembre, contro la Roma quando in una gara a tratti perfetta dell'Atalanta al 90' dal dischetto c'è ancora lo specialista nerazzurro che supera l'estremo difensore giallorosso e batte la Roma per 2-1 in uno Stadio Atleti Azzurri d'Italia che mai dimenticherà quella giornata. Il 20 dicembre gli orobici affrontano l'Empoli e Kessiè trova il sesto sigillo stagionale, questa volta su azione. Con il gol in Coppa Italia sono 7 centri e un assist: numeri pazzeschi, numeri che gli permettono a fine stagione, conquistata l'Europa senza passare dai preliminari di approdare al Milan, la squadra per la quale ha sempre tifato, fin da bambino.

GLI INIZI E LA CONSACRAZIONE: inizia la carriera da difensore centrale nelle giovanili del Stella Adjamé, prima essere prelevato dall'Atalanta. Passa in prestito al Cesena e dopo un inizio stentato trova posizione ideale, con l'intuizione del tecnico Massimo Drago, continuità e gol. Proprio da mediano vecchio stampo, con massima libertà di inserimento, diviene un'arma potentissima per Gasperini, il quale riesce a sorprende ogni avversario con il suo colpo a sorpresa, con il centrocampista di interdizione bravissimo a inserirsi negli spazi e a seguire l'azione sempre in sordina ma trovandosi nel posto ideale al momento più opportuno. In Italia è praticamente uno sconosciuto e lo testimonia il fatto che nelle prime giornate di campionato può fare ciò che gli pare. Quando gli avversari iniziano a prendere le sue misure l'Atalanta trova parallelamente la quadratura del cerchio. Da ingabbiare adesso ve ne sono 11 in campo. È tutto perfetto, è l'inizio di una favola che nei titoli di coda ha scritto quarto posto, Europa League.

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FUTURO TRA DESAILLY, SEEDORF E LE PERICOLOSE ATTESE PER UN GIOVANE: è probabilmente vero e inopponibile il concetto che una stagione lineare e perfetta come quella appena trascorsa degli orobici difficilmente potrà ripetersi, ma altrettanto inconfutabile è il fatto che stiamo parlando di un giocatore straordinario, un calciatore che con i 6 centri stagionali è divenuto il più giovane ad aver raggiunto questo risultato nei maggiori campionati europei.

Un uomo prima che un calciatore che, forte dei suoi 21 anni, nato il 19 dicembre 1996, da cui il numero di maglia, sembra già pronto e svezzato per ogni palcoscenico ma oggi è solo l'ennesimo (e finalmente...) giovane talento rossonero. Un talento da custodire e valorizzare, nonché da attendere e sostenere nei momenti di difficoltà, tipici di un giovane atleta, fisiologici di una grande squadra. 

I critici parlano di somiglianze nelle movenze di gioco illustri con Clarence Seedorf e Marcel Desailly, due mostri sacri ed eterni del centrocampo rossonero e globale; ad oggi l'unico presente è più misterioso ma altrettanto colmo di aspettative come ve ne erano quando a Milano sbarcarono proprio Clarence e Marcel. Si pronuncia Kessì, diffidate dalle imitazioni.

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