Alzi la mano chi si sia ritrovato ad inveire, poco a tanto, all'indirizzo di Antonio Candreva in questa stagione, vuoi per un cross infrantosi contro l’unico avversario in copertura o per una scelta sbagliata in un momento topico del match. In tal caso, sia che siate tifosi nerazzurri particolarmente esigenti o fantallenatori a caccia disperata dei bonus dell’ala italiana, fustigatevi e fate ammenda per i vostri peccati: vi spieghiamo perché l'apporto di Candreva nello scacchiere tattico di Pioli sia imprescindibile. Dopotutto, ci sarà un motivo se l'Inter ha rifiutato un'importate offerta dalla Premier lo scorso gennaio?
Facendo il tipico giro nei bar, o meglio (?) sui social, balza subito agli occhi un accanimento dei supporters interisti e non nei confronti dell'ex giocatore della Lazio. Un sentimento esasperato, in qualche caso, anche dagli ultimi risultati non propriamente positivi collezionati dal club meneghino, che ha forse visto passare in maniera definitiva il treno per l'agognato posto in Champions League - la cui ultima partecipazione risale ormai all'edizione 2011/2012 - e dovendo anzi guardarsi le spalle per non veder sfumare anche un piazzamento in Europa League.
Critiche che, al netto di prestazioni insufficienti - vedi l'ultimo, disastroso, match contro la Sampdoria - risultano ingenerose se si passa in esame il contributo del classe '87 nel corso della sua prima avventura nerazzurra. Basti pensare al moto perpetuo garantito sulla fascia destra: nelle 30 partite fin qui disputate in campionato, sono stati ben 120 i palloni recuperati dal giocatore romano. Tuttavia, è in zona offensiva che l'ala dà il meglio di se: ben 235 i cross su azione effettuati, attestandolo quale il giocatore più prolifico della Serie A sotto questo punto di vista. Sebbene ci sia da sottolinearne anche la grande imprecisione (solo 40 traversoni sono giunti ai compagni di squadra, appena il 17%), da cui scaturiscono la maggior parte delle critiche.
Ciononostante, Candreva risulta una freccia preziosa nella faretra di Pioli: a dispetto della poca accuratezza dei cross, la percentuale dei passaggi completati sale al 79% su 907 totali. E, cosa fondamentale, dalle giocate del 30enne sono scaturite ben 62 occasioni da gol per la squadra, poco più di 2 a partita. Tanto è vero che l'esterno risulta il miglior assist-man nerazzurro in campionato, realizzando ben 7 volte il +1 deciso, primato condiviso con Banega (5 assist su azione e 2 da palla inattiva per l'argentino), ed addirittura il migliore italiano prendendo in esame i 5 migliori campionati europei.
Non è dunque un caso se nei 30 match stagionali di Serie A solo 2 volte Candreva sia partito dalla panchina. Tra l'altro, entrambe le volte è accaduto sotto la gestione de Boer ad inizio stagione: mister Pioli, già suo mentore alla Lazio, finora non ha mai rinunciato a schierare titolare il classe '87.
Anche come marcatore il Nazionale italiano sta confermando la risaputa pericolosità: 76 i tiri tentati finora e 5 le reti realizzate in campionato, tra cui quella nel derby di andata, con la specialità della casa, la prodezza balistica.
A confermare il tutt'altro che banale apporto alla causa interista vi è anche la media voto di 6,13, che sale a 6,85 prendendo in esame la fantamedia, che proietta Candreva al 17° posto nella classifica dei centrocampisti, risultando il terzo nerazzurro (alle spalle di Banega e Perisic, rispettivamente 6° e 9° in virtù di una fantamedia di 7,23 e 7,07). Un bottino forse non eccelso, ma di tutto rispetto, soprattutto se comparato con due crack di reparto in questa stagione, quali Kessié e Dzemaili: il primo precede di un soffio l'italiano al 15° posto con una fantamedia di 6,88, mentre il giocatore del Bologna risulta alla 19° posizione con una fantamedia di 6,77.
Inoltre, prendendo in esame le statistiche dello scorso campionato con la maglia della Lazio, possiamo facilmente evincere come Candreva, nonostante una media voto migliore - 6,32 e 3° miglior centrocampista per fantamedia con 7,15 (alle spalle di Ilicic 7,85 e Pjanic 7,36) - si sia perfettamente calato nella nuova realtà, rimanendo in linea in termini di bonus. Nelle 30 partite disputate nella stagione 2015/2016 sono stati solo 3 gli assist e 4 i gol su azione. Statistiche dunque migliori, se non fosse per il prezioso ruolo di rigorista ricoperto in biancoceleste, che gli ha permesso di raggiungere la doppia cifra grazie ai 6 tiri dal dischetto realizzati (contro i 2 falliti).
Statistiche Candreva Inter 2016/2017| Presenze | Gol | Assist | Occasioni create | Cross su azione | Cross su azione riusciti | Passaggi | % Pass. riusciti | Palloni recuperati |
| 30 | 5 | 7 | 62 | 235 | 40 | 907 | 79% | 120 |
Confronto Candreva Lazio 2015/2016 - Inter 2016/2017
| Stagione | Presenze | Gol su azione | Rigori (falliti) | Assist | Media voto | Fantamedia |
| 2015/2016 | 30 | 4 | 6 (2) | 3 | 6,32 | 7,15 |
| 2016/2017 | 30 | 5 | - | 7 | 6,13 | 6,85 |
In conclusione, forti delle statistiche, si può affermare che le critiche indirizzate a Candreva lasciano il tempo che trovano. Indubbiamente il giocatore può e deve dare di più dal punto di vista della precisione, anche sotto rete. Appare però lapalissiano che la stagione del ragazzo di Tor de' Cenci tutto può dirsi fuorché fallimentare. Ed essendo la prima calato nella nuova realtà Inter, è lecito aspettarsi che quello successivo potrà essere un campionato di livello ancor superiore - come accadde anche con la maglia della Lazio dopo il necessario ambientamento -, calciomercato permettendo.