di Fabio Guzzo
L'Ancona in finale di Coppa Italia (Getty Images)

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COS'E' "FANTA DI PROVINCIA" - E' una competizione virtuale, atta a coinvolgere il più possibile il pubblico di Fantagazzetta.com, e che riguarda prevalentemente il loro passato, fantacalcistico e non. 28 squadre 'provinciali', nel senso migliore e più sano del termine, prescelte dalla redazione, si sfideranno in una epica sfida in cui 11 loro ex calciatori saranno tenuti a rappresentarle. Soprattutto in nome di ciò che prima, dopo, o durante quell'esperienza, hanno o avrebbero potuto rappresentare al fanta.

COME SI SVILUPPA LA SFIDA - Le 28 squadre verranno presentate giornalmente, week-end compresi, su Fantagazzetta.com da lunedi 12 dicembre 2016 a domenica 8 gennaio 2017. Saranno suddivise in 7 gironi da 4, selezionate casualmente, e competeranno, attraverso una sfida prettamente social, a forza di like su facebook. Sarete voi lettori a votare la vostra preferita, o semplicemente quella che maggiormente suscita in voi felici ricordi fantacalcistici e/o sogni incompiuti. Le prime due di ogni girone, più le due migliori terze, proseguiranno nel cammino, sfidandosi, da lì in poi, dagli ottavi sino alla finalissima.

COME VENGONO SCELTI I CALCIATORI - Ci sono centinaia e centinaia di grandi calciatori, prevalentemente del passato, che hanno vestito la maglia delle provinciali. Alcuni hanno spiccato il volo, altri ci sono passati avanti negli anni, per concludere una carriera di prestigio. Non è stato facile, per i nostri autori, sceglierne solo 11: per questo, nel testo, vengono 'raccontate' anche le ipotetiche riserve. Non dimenticate che molti dei calciatori inseriti nelle formazioni hanno giocato in più d'una delle squadre presente nella competizione: e non è stato facile, da questo punto di vista, scegliere in quale inserirlo. Sono stati quindi perseguiti criteri di rappresentatività, di 'peso' fantacalcistico, di blasone, ma anche di equilibrio tra le squadre.

LA STORIA – Una storia lunga 111 anni, costellata da 2 apparizioni in Serie A, una storica finale di Coppa Italia persa contro la Sampdoria e una Coppa Italia Dilettanti. Tutto nacque dall’idea di alcuni giovani marinai che agli albori del 900’ decisero di importare il football inglese nella città marchigiana fondando l’Unione Sportiva Anconitana. Tra questi Pietro Recchi che dopo aver lavorato a Liverpool scelse il rosso e il bianco come colori sociali, probabilmente perché affascinato dalla divisa dei reds. Nello scudetto è raffigurato Il guerriero d’oro armato di spada sul cavallo corrente, simbolo della città, che in seguito a recenti ricerche sembra sia da ricondurre all’imperatore Traiano. Dopo lunghissimi anni di militanza in Serie C e qualche sporadica apparizione in cadetteria, bisogna attendere l’anno 1992 per la prima storica promozione in Serie A. I dorici, che a fine anni 80’ avevano assunto il nome di Ancona Calcio, furono trascinati dalle reti di Bertarelli e Tovalieri (18 gol in 2). In panchina sedeva Vincenzo Guerini a cui si può attribuire il merito di aver fatto registrare il miglior ciclo vincente dei biancorossi. L’esperienza in Serie A durò appena un anno perché la rosa risultò inadeguata, ma l’anno successivo la squadra di Guerini raggiunse una storica finale di Coppa Italia. Dopo aver pareggiato 0-0 al Del Conero contro la Samp, al ritorno, nonostante l’apporto di oltre duemila anconetani in trasferta, Gullit e compagni con un tennistico 6-1 si sbarazzarono della matricola terribile aggiudicandosi il trofeo. La seconda (breve) apparizione in Serie A fu nella stagione 2003-2004. L’Ancona di Gigi Simoni, trascinata dalle reti di un Maurizio Ganz a fine carriera, realizzò l’impresa l’anno precedente in cadetteria ma l’ex tecnico nerazzurro venne esonerato prima di iniziare la stagione. I dorici si presentarono con l’esordiente Menichini ed un organico rivoluzionato e rinforzato dall’acquisto di esperti giocatori come Goran Pandev, Dino Baggio, Dario Hübner, Milan Rapaic, Christian Bucchi, Paolo Poggi e Mario Jardel; a Menichini succedettero Sonetti e Galeone che però non riuscirono ad evitare una disastrosa stagione in cui il primo successo avvenne dopo 27 giornate. 46 giocatori utilizzati, il peggior attacco, la peggior difesa, l’ultimo posto e la retrocessione con appena 13 punti in classifica furono gli ultimi amari ricordi dei dorici in Serie A. Seguirono anni bui e travagliati in cui si registrarono un fallimento e una radiazione, oltre ad innumerevoli rivoluzioni societarie.

L’ANCONA, OGGI – la squadra allenata da Brini milita nel girone B di Lega Pro e naviga in cattive acque, trovandosi in piena zona play-out. Non sembra un’annata propizia anche se recentemente è stato fissato un piano che prevede nel giro di 3 anni il ritorno in Serie B. Il mercato di gennaio dovrà necessariamente segnare una svolta. L’organico a disposizione del mister marchigiano (ricordato a Carpi per la storica promozione in Serie B) non sembra sufficientemente attrezzato per sognare un’immediata risalita in cadetteria. L’esterno Frediani (5 gol all’attivo) e il centrocampista Zampa (cresciuto alla Lazio e con 3 gettoni in Europa League) gli uomini più rappresentativi.

GLI ESCLUSI – nonostante due sole apparizioni in Serie A, sono tanti i calciatori che sono passati da Ancona e che per ragioni redazionali abbiamo dovuto escludere dalla nostra top 11. Iniziamo da Salvatore Sirigu, che difese la porta dei dorici nella stagione 2008-2009 in Serie B venendo però preferito a Da Costa nel finale di stagione. Poi c’è Marco Storari che nella squadra marchigiana ha fatto le prime parate della carriera, difendendo i pali per 3 anni prima di approdare al Napoli e poi al Messina. Infine dobbiamo menzionare anche Alessio Scarpi che con i dorici conquistò la seconda promozione in Serie A nella stagione 2002-2003. Tra i difensori oltre ai girovaghi Marek Ko?mi?ski (solo 5 gettoni nel 2002) Luigi Sartor e Richard Vanigli (attuale vice di Lucarelli al Messina) dobbiamo menzionare Luca Antonini e Fabio Pisacane. Il primo è stato tra i fautori dell’ultima promozione targata Gigi Simoni, il secondo invece ha assaporato per la prima volta la Serie B con la maglia biancorossa ma fu vittima di un infortunio al menisco che ne limitò l’esplosione. Nella folta schiera di centrocampisti passati da Ancona una menzione particolare va a 3 colonne del centrocampo anconetano degli anni 90’ come Marco Pecoraro Scanio (fratello dell’ex leader dei Verdi Alfonso) senatore della Repubblica nel 2006, Fabio Lupo oggi direttore sportivo del Teramo e Sebastiano Vecchiola. Ha lasciato ottimi ricordi anche Jimmy Maini tra gli artefici dell’ultima promozione in A. Tra le meteore ricordiamo Giuseppe Vives che durante la sua avventura in terra marchigiana (zero presenze) meditò anche di cambiare mestiere. Concludiamo la nostra carrellata della mediana con un Dino Baggio a fine carriera (solo 13 presenze) nella travagliata stagione 2003-2004.

Ancona ha accolto nel suo seno grandissimi goleador di provincia come un imberbe Gianluigi Lentini prima di sfondare a Torino, Sandro Tovalieri che ad Ancona fece registrare il record di presenze della sua girovaga carriera, Edoardo Artistico (26 gol in 56 presenze in Serie C), Nicola Caccia (27 centri in 2 stagioni), Mauro Bertarelli (sfortunato bomber che vinse una Coppa Italia e l’europeo con l’Under 21 nei primi anni 90’ ma la cui carriera fu frenata da un terribile infortunio al ginocchio), Mattia Graffiedi autore di 9 gol nell’anno dell’ultima promozione in A in coppia con Maurizio Ganz (11 centri). A questi si aggiungono meteore come Sergio Zárate (fratello del più celebre Mauro) che ad inizio anni 90’ fece una breve apparizione in Serie A, Dario Hübner che giocò solo 6 mesi nell’anno dell’ultima Serie A e Milan Rapai? che ne prese il posto da gennaio a giugno per salutare la massima serie. Abbiamo escluso anche altri due attaccanti che ad Ancona hanno lasciato ottimi ricordi ma in serie minori. Parliamo Christian La Grotteria e Max Vieri che hanno fatto gioire i dorici con le proprie prodezze a cavallo tra anni 90’ e primi 2000.

IL NOSTRO ‘FANTA 11 DI PROVINCIA’ – in porta abbiamo scelto Alessandro Nista, attuale preparatore dei portieri del Napoli, che ha difeso la porta biancorossa per 4 stagioni consecutive di cui una in Serie A negli anni 90’. In difesa il nostro terzetto ideale è formato da Sean Sogliano (oggi d.s. del Bari) titolare nella finale di Coppa Italia contro la Samp; il brasiliano Fábio Alves da Silva – noto come Fábio Bilica – che indossò la maglia biancorossa nell’ultimo anno di Serie A segnando anche un gol e Mauro Milanese (27 presenze ed 1 gol nell’ultima stagione in A). A centrocampo spazio al calciatore più talentuoso che abbia vestito la maglia biancorossa negli ultimi anni: il brasiliano Guilherme Siqueira che dopo le esperienze all’Udinese e all’Atletico Madrid oggi naviga in cattive acque con la maglia del Valencia, ma che nell’unica stagione nelle Marche (in Serie B nel 2008-2009) mise in mostra il suo talento. Tra i ricordi più recenti menzioniamo Simone Rizzato, 3 anni con i dorici tra Lega Pro e Serie B e oggi nelle fila del Trapani, e il trequartista del Frosinone Danilo Soddimo 29 presenze e 3 centri nella stagione 2008/2009. Sulla fascia sinistra, anche se ha vestito spesso i panni di difensore, troviamo Felice Centofanti tre stagioni nelle Marche negli anni 90’ con ben 9 centri, bandiera dei marchigiani. In avanti la scelta della punta centrale non poteva non ricadere su Massimo Agostini bomber di razza dell’Ancona anni 90’ (30 gol in 3 anni) che a fine carriera si è dato al beach soccer divenendo l’attuale commissario tecnico della nazionale italiana. Al suo fianco Pandev (una sola e non felicissima stagione nelle Marche) e soprattutto il mitico Salvatore Mastronunzio il più prolifico bomber dorico dal dopoguerra ad oggi con 62 centri compresa anche la Coppa Italia. In panchina Vincenzo Guerini l'eroe della prima Serie A e della storica finale di Coppa Italia.

Bomber Mastronunzio (Getty Images)

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