C’è chi si lancia contro un cartellone pubblicitario e chi preferisce saltarlo. Chi si schianta su una cancellata, chi si procura uno stiramento (pur non segnando), chi perde un sangue in panchina e chi, invece, la panchina preferisce prenderla…a testate. La rete di Falcinelli contro il Chievo ha riportato alla mente tante scene di esultanze finite male nel corso degli anni: da Bonucci a Candreva, da Marchetti a Zidane, da Conte a Cocco, fino ad arrivare alla chicca finale di "bomber Violani". Ecco gli episodi più divertenti, raccolti per voi e divisi in categorie. Pronti? Si parte...
Quelli del "saltiamo il cartellone"
E’ chiaro: i calciatori sono attirati dai cartelloni. Centinaia di atleti si dirigono verso di loro e tentano il salto triplo per raggiungere orde di tifosi impazziti. Ma non tutti ci riescono: come Zinedine Zidane che nel lontano 1998, dopo il gol contro l’Udinese, tentò il salto laterale stile “olio cuore”, son pessimi risultati. Stesso dicasi per Bonaventura, Filippo Inzaghi o Leonardo Bonucci: quest'ultimo contro il Milan compie persino una capriola per superare il cartellone, rialzandosi come se nulla fosse. Il migliore è però Antonio Candreva: splendido gol contro il Palermo nel 2015 (era ancora alla Lazio), bypassa intelligentemente i cartelloni, si avvicina alla curva nord e…va a schiantarsi contro la cancellata a un passo dalla gloria, uscendo poi dal campo. Un vero peccato.
Quelli del "distruggiamo il cartellone"
Il "salto del cartellone" non è l'unico sport a cui si dedicano i calciatori. C’è anche chi li spacca, o almeno tenta di farlo. A questa categoria appartiene il già citato Falcinelli, che nell'ultimo turno contro il Chievo ha pensato bene di procurarsi un taglio sul ginocchio dopo il gran gol di sinistro. Ma è soprattutto la categoria del buon Andrea Cocco: l'ex attaccante del Pescara nello scorso campionato di B ha segnato il suo unico gol con gli abruzzesi su rigore, contro il Livorno. Un'esultanza rabbiosa scaricata contro il cartellone. Peccato che ad avere la peggio sia sempre l’essere umano...
Quelli del "non segno e m'infortuno"
La categoria più sfigata di tutte: farsi male senza avere la gioia di aver segnato un gol. A questa categoria iscriviamo di diritto Federico Marchetti, Antonio Conte e Emanuel Rivas: il primo nel 2015 esulta a tal punto al gol di Matri (con Lazio contro il Sassuolo) da procurarsi uno stiramento che lo costringerà persino ad uscire dal campo. Il tecnico del Chelsea, invece, arriva a sanguinare copiosamente dal naso dopo il gol dell'Italia contro il Belgio agli Europei, a causa di un colpo in panchina dal suo collaboratore Sandreani...
Ma il più sfigato di tutti è Rivas del Bari: Ciccio Caputo ha appena segnato contro il Cesena, si lancia verso la sua panchina, Emanuel va verso di lui per abbracciarlo e…guardate cosa combina:
Quelli del "come esulto io, non lo fa nessuno"
Va bene schiantarsi su un cartellone, strapparsi un polpaccio, imitare le mosse del wrestling o fare la dub dance: ma nulla potrà mai battere la trovata di Jacopo Violani, il cui video ha raggiunto 9 milioni di visualizzazioni. Il bomber dilettante del Riolo Terme nel 2014 segna contro la squadra Ponticelli e decide di festeggiare così la propria vittoria, lasciando tutti di stucco e senza neanche farsi male (forse). Una trovata che gli è sì costata l’espulsione, ma anche un premio televisivo durante la trasmissione “Quelli che il calcio”. Quando si dice usare la testa…
E per concludere ecco un collage con tutte le immagini più esilaranti raccolte dal web. 4 minuti di puro divertimento. Enjoy...