Il calcio, si sa, è strano. Perché strani sono i tifosi, strani sono i calciatori, gli allenatori, e strani - e non poco - sono i dirigenti. Chissà, per esempio, cosa passava per la testa di Adriano Galliani, ieri, quando ha concordato con la nuova proprietà ed, evidentemente, Montella, l'investimento di metà dell'extra-budget estivo per José Sosa. Un ragazzo che, per intenderci, non ci saremmo meravigliati di vedere - con tutto il rispetto - in prestito alla Sampdoria, come vice Alvarez, o da titolare al Genoa a cui tanto piace scommettere su calciatori anche vagamente 'datati', ma dal passato più o meno glorioso. Non al Milan, a cui serve ripartire, e subito, con delle certezze, visto che a gennaio finalmente arriveranno i tanto agognati fondi made-in-China e servirà immediatamente andare a irrobustire la squadra: e, probabilmente, i primi ad esser fatti fuori saranno proprio i Vangioni, i Gustavo Gomez ed i Sosa.

Arriva, anzi torna, in Serie A a 31 anni, el Principito. Che ha fatto straordinariamente bene, per inciso, solo quand'era un ragazzino imberbe dell'Estudiantes, prima di spiccare il volo direzione Bayern. Dove Hitzfeld, Klinsmann, Heynckes e van Gaal lo bocciarono e lo rispedirono in patria. Da lì vennero poi il passaggio, rovinoso, al Napoli; il tentativo di rilancio al Metalist, il passaggio a vuoto all'Atletico ed il biennio, buono ma non eccellente, al Besiktas. Che ha incassato la bellezza di 7.5 milioni per un 31enne dopo averne richiesto - e alcuni presero il club turco per folle - inizialmente 8. Un 31enne che non ha mai dimostrato di essere all'altezza, se non in alcune sue fugaci apparizioni in campionati minori, che non appare in alcun modo né futuribile né rivendibile, che occupa l'ultimo slot utile per gli extracomunitari, e che si fa fatica a immaginare nel 4-3-3 che attualmente sta adoperando, e con una certa continuità, il tecnico. E' nell'aeroplanino che, però, è giusto riporre (almeno per il momento) fiducia: l'idea alla base di questa apparentemente scellerata scelta di mercato potrebbe essere tattica, considerato che nelle intenzioni del tecnico e del Presidente onorario c'è sempre stato il passaggio al 4-3-1-2. Un modulo che oggi darebbe spazio ad uno tra Niang e Lapadula al fianco di Bacca, consentirebbe allo stesso Sosa di giocare nel suo ruolo preferito, ovvero da trequartista centrale, ma penalizzerebbe tremendamente Honda - un problema assolutamente irrisorio - , Suso - che andrebbe in panchina - e Bonaventura, che retrocederebbe nuovamente a fare la mezzala sinistra. Per fortuna non sono questioni che ci competono, se non da critici ed osservatori. Quel che possiamo fare, per il momento, è individuare le 7 - anzi, 7 e mezzo - cose migliori che lo stesso Galliani avrebbe potuto fare, piuttosto che prendere Sosa. Non ci meravigliamo, però, che nessuna di esse sia stata realizzata: nel giorno in cui si consuma l'addio, a costo zero, di colui per il quale nel 2013 sono stati pagati 11 (!) milioni alla Juventus, e che da allora in rossonero ha giocato solo 18 volte, realizzando la bruttezza di 1 (!) gol, non ci meravigliamo più di nulla.

#1 - Soddisfare le pretese del Boca, e prendere Bentancour. Più giovane (tipo d'una dozzina d'anni), più talentuoso, più duttile, e soprattutto capace di sostituire in toto l'altrettanto inadatto, oltre che agée, Montolivo. Vero, in tal caso gli acquisti grazie all'extra budget (15 milioni) sarebbero stati 1 e non 2: ma pensare che oggi Sosa possa cambiare il Milan più di quanto possa farlo un ragazzo ancora da limare e far crescere, come l'uruguaiano è pura utopia. Senza contare il fatto che lo si sarebbe sottratto ad un futuro bianconero. Che, nella peggiore delle ipotesi, lo prenderà tra un anno per 12 milioni, e lo rivenderà tra due a 35.

#2 - Prendere Mario Gomez, coetaneo di Sosa, che praticamente per la stessa cifra oggi è andato al Wolfsburg. Il tedesco sarà pur reduce da un'esperienza in Serie A triste almeno quanto quella del Principito, ma al netto della sua ultima annata di grazia ha dimostrato solo in alcuni scampoli dell'era Montella a Firenze di poter essere quello che ha fatto bene anche in Francia, agli Europei. L'arrivo del tedesco avrebbe consentito di dar via Bacca, che pur rifiutando il West Ham avrebbe trovato un'altra collocazione, se forzato dal Milan: in tal caso, la sua cessione per 30 milioni avrebbe consentito di puntare su un centrocampista giovane e di livello. Kovacic?

#3 - Prendere Tello dal Barcellona in prestito, strapparlo alla Fiorentina, e consentire più d'una variabile tattica a Montella. Il giovane spagnolo, che in Serie A durante lo scorso semestre ha dimostrato di fare eccome la differenza, è stato riportato a Firenze con riscatto fissato a 8 milioni. Non potrà giocare trequartista, ma ha ancora 25 anni, e con Suso dall'altra parte comporrebbe una coppia di esterni di ottimo prospetto. L'ipotesi, però, non è stata presa in considerazione, e Corvino non ci ha pensato su due volte.

#4 - Prendere Bruno Fernandes, che alle Olimpiadi ha dimostrato di esser pronto al salto di qualità. Il giovane portoghese era già sul taccuino del Milan di Mihajlovic, e Montella l'ha sempre stimato. Ha ancora 22 anni, e la Samp l'ha preso per 6 milioni. E' ancora discontinuo e tatticamente migliorabile, ma rispetto a Sosa probabilmente può ricoprire ancora più ruoli e, soprattutto, è molto più plasmabile, anche tatticamente. Senza contare il fatto che a differenza sua ha assoluti margini di crescita.

#5 - Lasciare andare Gustavo Gomez (pagato 8.5 milioni), sommare a questi soldi 11.5 dell'extra budget, e prendere Benatia - al netto dell'eventuale disponibilità del giocatore - per mettere a posto una volta per tutte la difesa. Un problema che probabilmente con Gomez, e fermo restando il valore di Romagnoli, con Paletta, Zapata, Vergara ed Ely, non sembra ancora risolto. La Juventus, d'altra parte, lo ha pagato 3 di prestito e 17 di riscatto. A quel punto sarebbero rimasti anche 3.5 milioni utili per, che so, Giaccherini e van der Hoorn, che da Napoli e Swansea sono stati pagati più o meno questo cifra, in due.

#6 - Prendere Soriano, per 14 milioni. Il Villarreal, a differenza di Inter, Juventus e Napoli, che lo hanno trattato per mesi inutilmente, ha pagato la clausola alla Sampdoria e s'è presa questo ragazzo che tatticamente sembra nato per il 4-3-3 di Montella. Lo stesso Montella che aveva fatto il suo nome anche alla Fiorentina, all'epoca. E invece, la Serie A s'è fatta sfuggire l'ennesimo talento relativamente giovane (25 anni), in orbita azzurra, che pur avendo dalla sua alcune fasi di calo stagionale è certamente superiore ai vari Kucka, Bertolacci, Poli, José Mauri e Montolivo. Non è assolutamente detto, invece, che Sosa lo sia.

#7 - Prendere Franco Vázquez, così com'era in progetto a inizio estate. Eh, già, perché Galliani con l'amico Zamparini el Mudo l'ha trattato eccome, e per mesi. Eppure, alla fine è andato al Siviglia, per 15 milioni. Ed alla fine il Milan, per la metà, e col rischio di non poter chiudere neanche un secondo acquisto, ha preso nel medesimo ruolo (trequartista centrale) un giocatore di 4 anni più vecchio, con esperienza in Serie A assolutamente inferiore sia in quanto a durata temporale che a positività tecnico-tattica, e che ha un potenziale di assist di molto inferiore a quello dell'italo-argentino. Che, come tanti altri citati, non sarebbe stato neanche extracomunitario.

#7.5 - Iniziare a mettere da parte un po' di soldi per l'operazione "buonuscita Galliani". Con tutta probabilità saremo prontamente smentiti dal campo, ma l'impressione è che Sosa sarà utile a questo Milan non più di Dhorasoo, Cardacio, Emerson, Vogel, Pablo Garcia e Umit Davala (che comunque vennero pagati meno). Ecco perché, se si considera che l'ingaggio biennale lordo è di circa 8 milioni, aver annullato l'operazione in toto avrebbe consentito di compensare buona parte di ciò che a questo punto i cinesi dovranno riconoscere all'attuale AD per sottrargli l'incarico. Un incarico che, negli ultimi 4 anni, ed in tutta onestà, ha dimostrato di meritare relativamente poco, nonostante le vacche magre. Anzi, rachitiche.