La giustizia sportiva può colpire la Juventus. L'ormai celeberrima "manovra stipendi" emersa a margine dell'inchiesta "Prisma" rischia seriamente di avere un impatto importante e immediato sui bianconeri, in seguito alle dimissioni di tutto il cda del club. 

Juventus, penalizzazione in classifica?

Secondo quanto riferito dalla "Gazzetta dello Sport", infatti, la Juventus rischia di subire una penalità in classifica già in questo campionato. Dalla giornata di ieri è stato aperto un nuovo fascicolo incentrato proprio sulla manovra correttiva applicata agli stipendi e relativa al periodo di lockdown in piena pandemia. Un accordo tra società e calciatori che, secondo i pm, rappresenta "falsamente" la situazione visto che non prevedeva la rinuncia alle 4 mensilità da marzo a giugno ma "ad una sola, con recupero certo e incondizionato» delle altre tre, e con un effetto finanziario positivo non di 90 milioni di euro (cifra a bilancio), ma di 22.354,647,70 euro.

Non è tutto: se gli accordi di riduzione stipendiale del 2020 e 2021 furono depositati in Lega come gli accordi di «integrazione stipendiale» per le stagioni successive, le «scritture private integrative», a garanzia del pagamento incondizionato delle integrazioni stipendiali, sono «documenti mai resi pubblici, occultati al di fuori della sede sociale e sequestrati 23 marzo 2022».

Ora tutto è nelle mani della Procura Federale: tutto ruota attorno all'articolo 31 del Codice di giustizia sportiva. In particolare al comma 4 che prevede la "penalizzazione di uno o più punti in classifica" per la società che "mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi, si avvale delle prestazioni di sportivi professionisti con cui non avrebbe potuto stipulare contratti sulla base delle disposizioni federali vigenti". Con "uno o più punti" in meno, il club dovrebbe rinunciare a qualcosa (come la qualificazione in Champions), altrimenti la penalizzazione sarebbe rinviata alla stagione successiva. Sarebbe una soluzione intermedia tra l'ammenda per irregolarità gestionali e un trucco di bilancio che porterebbe alla retrocessione.