"Devo insistere sul modello di gioco alla base e sui principi a prescindere dal modulo. E’ una squadra costruita per giocare in tanti modi, io devo avere un modello e dei principi di gioco, a prescindere dallo spostamento di alcuni giocatori. Stavolta c’è stato qualche calo, ma abbiamo interpretato bene la partita: abbiamo vinto senza subire gol. Il modulo? Leggermente rimandato perché dobbiamo ancora lavorarci".

Parola di Vincenzo Montella, al termine della gara di ieri in Macedonia, in cui per la prima volta del 3-5-2 Bonucci è tornato all'antico, agendo da regista difensivo del terzetto arretrato, Romagnoli è tornato in campo dal 1', da mezzo-sinistro, e davanti è andata in scena l'inedita coppia Cutrone-Silva. Che, in realtà, ancora deve trovare gli automatismi migliori, in attesa dell'inserimento anche di Kalinic in pianta stabile. A quel punto, poi, considerando anche l'inserimento di Suso (che per Montella può agire anche da seconda punta) e di Borini (stesso discorso), e immaginando che effettivamente da qui a fine mercato Niang possa partire (al netto delle dichiarazioni di Raiola), saranno in 5 per 2 posti. Ma solo, ovviamente, in caso di 3-5-2: un modulo che, almeno per il momento, non è pronto. O, viceversa, è il Milan a non essere pronto per il passaggio al 3-5-2. Quando sarà, ovviamente, sulla carta saranno Kalinic e Silva i titolari, ma l'impressione è che Montella voglia turnare con frequenza i suoi attaccanti, dando anche alla sua squadra un assetto diverso tra campionato e coppa. 

Per il momento, quindi, sarà ancora 4-3-3, con Borini a sinistra, Suso a destra, eventualmente un nuovo acquisto a rinforzare il pacchetto delle ali (ma solo se andrà via Niang), e, soprattutto - dilemma fantacalcistico davvero difficile da districare - uno solo tra Kalinic, Cutrone e Silva davanti. Ordine di preferenza? Difficilissimo da stabilire. Le sensazioni, almeno a lungo termine, vorrebbero il croato e il portoghese a ruotare, ma la crescita del giovane della cantera rossonera, praticamente sempre in gol in queste prime uscite ufficiali, è oggettivamente esponenziale, e potrebbe costringere più volte i suoi compagni in panchina. Sempre che - extrema ratio -, in attesa del ritorno di Bonaventura, l'esterno d'attacco non arrivi, e Montella inizi a provare Silva da esterno, in un ruolo evidentemente non suo, per caratteristiche tecniche e personali. Fino ad allora, ovvero nel pieno delle aste estive, scegliere solo uno tra i 3 bomber principali rossoneri sarà difficilissimo. E, magari, affidarsi all'analisi tattica: Cutrone sembra essere l'uomo ideale per scardinare le difese più chiuse, Kalinic l'attaccante di manovra a cui non rinunciare, soprattutto dal 1', e Silva il ragazzo di ottime speranze da far crescere, seppur già pronto a calcare determinati palcoscenici.

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