
"Il rigorista del Milan sono io, me lo ha detto il mister. Il primo obiettivo è quello di arrivare nei primi quattro posti in campionato”. Parla così, Franck Kessie, dopo il primo gol ufficiale in rossonero, dal dischetto, in quel di Crotone. Un rigore freddo, potente, preciso, che testimonia l'apprezzabilità del giovane ivoriano - rigorista già a Bergamo - dagli 11 metri. In realtà il tecnico rossonero in conferenza stampa, dopo il secco 3-0 ai pitagorici, è stato un po' più sibillino: "Rigori? C’è Kessié, poi c’è Ricardo Rodriguez che ha una media impressionante in allenamento. Quest’anno non ci mancano rigoristi e nemmeno calciatori di punizioni". Parole inoppugnabili, che sottolineavamo anche noi già oltre un mese fa: tra i tanti nuovi acquisti rossoneri, almeno 6 sono eccellenti tiratori da fermo. Oltre all'ivoriano, difatti, c'è Biglia che era rigorista alla Lazio, Rodriguez che lo era al Wolfsburg, senza dimenticare André Silva che li calciava al Porto, Calhanoglu che in carriera ne ha segnati 17, Borini che comunque ne ha tirati 7 e Bonucci che, il più importante, unico, della sua carriera, alla Germania, durante l'Europeo di un anno fa l'ha calciato benissimo. E poi ci sono i "vecchi": Suso, ma anche Bonaventura, che Montella non dimentica, come dichiarato da lui stesso, circa un mese fa, interrogato sul tema: "I rigori? Ne ho più di uno che sa calciarli. Kessié è molto bravo, Rodriguez su 10 ne segna 10 e anche Bonaventura è molto preciso".
Una lista quindi lunghissima, che non dovrebbe però vedere coinvolto il nuovo acquisto Kalinic, che in carriera non li ha mai calciati, e Cutrone, che se anche dovesse rimanere difficilmente verrà mai designato per un tiro da fermo di tale importante: occhio, però, lo ribadiamo, a Silva. La cui fame di far bene, e far gol, anche in Italia, potrebbe portarlo a contendere più d'una volta, insieme a Rodriguez e Biglia, gli attesissimi '+3 facili' a Kessie.