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Andrea Schiavone, centrocampista della Salernitana, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport. Queste le parole del calciatore che il prossimo anno giocherà la massima serie da protagonista...magari anche al Fantacalcio.
Intervista a Schiavone della Salernitana
A 7 anni il provino alla Juve. Cosa ricorda di quel giorno?
«Si tenne al campo Combi. Iniziai a fare una partitella 3 contro 3, poi mi spostarono su un campo più grande. Appena entrai, feci gol dopo 10 secondi. Ho ancora conservata la maglietta bianconera che mi regalarono. In famiglia erano tutti tifosi della Juve. Mio padre, però, mi diceva: sei più da Toro».
Avrà ammirato e osservato tanti grandi campioni.
«Vedere Del Piero da vicino è stata un’emozione indescrivibile, potermi allenare con lui è stato stupendo. Poi ricordo Pirlo e Marchisio: li studiavo, cercavo di imparare il più possibile».Serie A con la Salernitana
Ora, però, c’è la serie A con la Salernitana.
«È stata una grande stagione. Speravo di segnare un gol ma non ci sono riuscito. Nessun rimpianto, però. In un campionato così non si possono avere rimpianti. Ora spero di restare».
Intervista a Schiavone su Castori
Lei aveva già incrociato Castori a Cesena tre anni fa. È stato l’allenatore della svolta per la sua carriera?
«Direi della rinascita. A Cesena, quando subentrò a Camplone, mi diede grande fiducia dopo una stagione difficile. Segnai 4 gol e feci 4 assist. È il tecnico che mi ha permesso di continuare un percorso importante. Quando la Salernitana mi ha chiamato, venivo dalla delusione della finale play off persa col Bari in C. Non volevo lasciare la squadra pugliese, ma sapevo che con mister Castori sarei rinato di nuovo. Gli devo tanto».
Due anni fa lei era a Venezia a contendere la salvezza in B proprio alla Salernitana. Fu un pomeriggio drammatico per voi.
«Fu la prima grande delusione, una batosta, anche se poi arrivò il ripescaggio. A volte il sistema calcio è un po' difettoso e penalizza tifosi e calciatori. Ma ora, dopo due anni, il Venezia potrebbe raggiungerci in A».