La Lazio non riesce a dare continuità alla grande vittoria nel derby della settimana scorsa e cede sotto i colpi del Bologna nella 7° giornata di Serie A. I felsinei, infatti, hanno battuto la squadra biancoceleste per 3-0. Al termine della gara dello Stadio Dall'Ara, Maurizio Sarri ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole:

Sarri su Bologna-Lazio

"Siamo arrivati scarichi sotto tutti i punti di vista. Il Bologna era una squadra viva, cattiva in campo, noi eravamo scarichi fisicamente e dal punto di vista mentale. E’ una gara da prendere in consdierazone per capire i motivi che hanno portato alla sconfitta ma anche da dimenticare velocemente. Quando sei stanco è stanco tutto l’ambiente, è stanco lo staff, i fisioterapisti, questa stanchezza la attacchi anche a chi ha giocato meno. E' anche un discorso di mentalità, di rimanere costantemente sul pezzo, la Lazio negli anni è sempe stata una squadra alterna, è qualcosa su cui dobbiamo lavorare. La gara di oggi non si può neanche prendere in considerazione più di tanto".

Sarri su Luis Alberto e Milinkovic

"Devono diventare centrocampisti totali, sono poco portati alla fase difensiva e al sacrifico nelle fasi di rientro, molto portati a giocare palla al piede. Le qualità per farlo ce l’hanno ma dipende molto da loro due".

Sarri sulla rosa della Lazio

"Qualche criticità c’è per forza ma è giusto parlarne all’interno dello spogliatoio. Siamo l’unica squadra ad aver giocato dopo 61 ore, ho detto ai giocatori che dobbiamo fare una lotta contro la Lega ma questo non deve essere un alibi. Potevo capire che se si fa una partita tosta, ci sta anche la sconfitta se alla fine termini la benzina ma noi eravamo così dall’inizio. La squadra oggi gli spazi se li è chiusi da sola, i giocatori volevano tutti la palla addosso, con la palla sempre sui piedi e mai in movimento".

Sarri sull'espulsione di Acerbi

"Un quarto d’ora prima in panchina dicevo questa era la classica partita da espulsione e poi è arrivata, questo accade quando giochi con la testa fra le nuvole. Purtroppo rientrava nel copione della partita”.