Tanto tuonò che piovve: Kalidou Koulibaly, dopo otto stagioni al Napoli e numerosissime sirene scacciate, alla fine ha davvero lasciato Partenope per accasarsi al Chelsea. Dopo l'addio del suo "Komandante", il Napoli ha virato dritto e deciso su Kim Min-jae, montagna umana proveniente dal campionato turco col simpatico tag di "The Monster". Nella speranza che tifosi azzurri e fantallenatori possano presto trovare consolazione nelle prestazioni del nuovo arrivato, la scelta, almeno dal punto di vista teatrale, sembra decisamente azzeccata.

Chi è Kim Min-jae

Nato in Corea del Sud, a Tongyeong, nel 1996, Kim muove i suoi primi passi nel mondo del calcio nelle giovanili del Suwon THS e nell’Università Yonsei di Seoul, un percorso vagamente simile a quello dei protagonisti di un anime di successo degli anni '90. Dopo la laurea in economia aziendale decide di passare al livello professionistico firmando per il Gyeongju KHNP. L'anno successivo Kim è già in K League 1, la massima serie coreana, dove milita nelle fila del Jeonbuk Hyundai. Qui inizia a mettersi in mostra agli occhi della nazionale e di diversi top club europei, che decidono però di non affondare il colpo lasciando al campionato cinese ed al Beijing Guoan l'onere di sviluppare ulteriormente il suo talento.

La prima chiamata europea non tarda troppo ad arrivare: destinazione Istanbul, sponda Fenerbahce, anno 2021. Un solo anno in un calcio dal livello tecnico e fisico superiore a quello orientale bastano a convincere gli ultimi scettici sulle sue potenzialità, ed ecco che si scatena una mini-asta: prima sembra averla spuntata il Rennes, poi ecco che arriva l'affondo decisivo del Napoli, risoluto nel pagare la clausola rescissoria e nel convincere il giocatore a scegliere l'azzurro (si dice che su di lui ci fossero anche Inter e Juventus). Un coreano all'ombra del Vesuvio: un binomio talmente strano che potrebbe funzionare alla grandissima.

Il ruolo di Kim Min-jae

Difensore centrale dal fisico imponente ma dotato anche di ottima sensibilità tecnica, Kim Min-jae a Napoli dovrebbe far coppia con Rrahmani nel cuore della difesa partenopea. Resta solo da capire chi fra i due si sacrificherà giocando sul centro-sinistra ma, data la pregressa esperienza del kosovaro sul centro-destra, tutti gli indizi sembrano puntare verso Kim.

Perché comprare Kim Min-jae al Fantacalcio

Lo sviluppo di siti e portali d'informazione sportiva nell'ultimo decennio ha sicuramente semplificato il lavoro di decrittazione che tifosi ed appassionati di calcio dovevano eseguire sui vari oggetti misteriosi provenienti da lidi esotici. Ciononostante, attorno a Kim sembra non essersi ancora sviluppata quella patina di hype che solitamente fa lievitare oltremodo la valutazione in sede d'asta di un calciatore. Insomma, potrebbero esserci tutti gli ingredienti necessari a strappare ad un prezzo conveniente un potenziale titolarissimo di una delle big di questo campionato.

Chi ha guardato qualche footage di Kim avrà inoltre sicuramente notato che una delle caratteristiche principali del coreano risiede nel lancio lungo - a tratti prodigioso - sia sugli esterni che alle spalle della difesa avversaria, e quale squadra in Serie A può vantare un centravanti che fa delle corse in profondità una vera e propria questione di principio? 

Puntateci senza patemi, soprattutto in leghe numerose e con modificatore di difesa. Da terzo slot, senza strafare, può regalare grandi soddisfazioni.

Perché non comprare Kim Min-jae al Fantacalcio

Al netto della bellissima interpretazione di Gangnam Style al primo giorno di ritiro coi nuovi compagni, Kim avrà delle fisiologiche difficoltà iniziali ad adattarsi al calcio italiano, non fosse altro per la completa incapacità di comprendere e parlare sia l'italiano che l'inglese. Per molti il calcio è un linguaggio universale, il calendario del Napoli in trasferta nelle prime dieci giornate di campionato non sembra però venire incontro alle necessità di adattamento di Kim, che rischia di fare qualche panchina più del previsto a discapito del già rodato Juan Jesus.

Un altro aspetto da sottolineare è anche lo scarso feeling col gol di Kim, da cui di certo non ci si aspettano 4/5 gol a stagione ma neanche 1 sola marcatura negli ultimi tre anni, soprattutto alla luce delle sue enormi potenzialità fisiche ed atletiche. L'anno scorso Rrahmani e Koulibaly, grazie al duro lavoro in allenamento sugli schemi da palla inattiva, sono riusciti a timbrare il cartellino più e più volte: ci riuscirà anche lui? I numeri sembrano puntare in un'altra direzione.

Kim Min-jae, le statistiche

174 partite da professionista nei club, 4 reti ed 1 solo assist a referto, bottino piuttosto magro anche se si parla di un difensore centrale. Sarà che forse il calcio degli ultimi anni ci ha abituato troppo a terzini registi ed a stopper goleader, ma sembra che il rapporto fra Kim e la porta sia piuttosto freddo. Non male il feeling col cartellino con 24 ammonizioni e 2 rossi (per somma di gialli) in carriera, uno score che, considerato l'approccio piuttosto rude alle caviglie degli avversari, restituisce l'immagine di un difensore complessivamente corretto.

La fantascheda di Kim Min-jae

Valore assoluto del calciatore: 3/5

Valore fantacalcistico dell'acquisto: 3/5

Continuità: 3.5/5

Potenziale titolarità: 4/5

Resistenza agli infortuni: 4/5