Sarà capitato anche a voi... e poi, di solito, le versioni differiscono. Da quelle volgari alle più ingenue, un unico scopo a legarle: generare immedesimazione. La versione fantacalcistica è presto detta: sarà capitato anche a voi... di vedere infortunato il proprio top, la propria scommessa. Il proprio cuore.
Generalmente, nel mondo del calcio, il male incarna una forma precisa, un comunicato arcinoto agli stakeholder. E si dà il caso, cari studenti di economia, che in questo caso gli individui, gruppi o organizzazioni che hanno un interesse in un'attività, non che fosse necessario specificarlo, siamo noi: i fantallenatori.
Rottura del legamento crociato. A leggerlo mette sempre i brividi.
La scorsa stagione non ha fatto eccezione, concedendosi peraltro infinite variazioni sul tema dai disastri muscolari a fratture di altro tipo e ossa mai sentite prima: difensori da media voto surreale ci hanno abbandonato dopo mesi di 6,5 seduttivi, bomber di razza hanno alzato bandiera bianca dopo aver ipotecato il 25% del budget totale su di loro; c'è addirittura chi si è fatto male, è tornato, per poi farsi male di nuovo.
Ma ora, questi lungodegenti - per cui il nostro Supporto Leghe viene inondato di richieste di asterischi di fine stagione, sono tornati sì... o no?
Cinque nomi che non devi perdere d'occhio per la tua asta del Fantacalcio. Perché sono tornati e sono più cattivi che mai. E se una vocina in fondo alla testa, nell'angolo più remoto, cerca di metterti in guarda da possibili fregature... beh, se vuoi ascoltarla, ascoltala.
Chi siamo noi per non inneggiare alla prudenza?
Cinque infortunati che rientrano per l'asta del Fantacalcio 2025/26
Bremer (Juventus)
Sei partite a voto. 6,5 di media voto. 6,42 di fantamedia. Dimmi come essere felice con un animale da modificatore difesa ed io ti porterò in dono le prime sei partite della stagione 2024/25 di Bremer alla Juventus. Una squadra che cerca riscatto, un nuovo allenatore che vuole imporsi in una big dopo il successo a Bologna. Poi tutto finisce. Così, di colpo.
'Lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro'.
Il comunicato è impietoso, Bremer salta tutta la stagione e rimanda alla prossima. Che nel frattempo arriva. Che lo vede bruciare le tappe. Che potrebbe vederlo partire titolare tra pochi giorni. Uno dei rientri più sicuri, da questo punto di vista. Quasi garantito.
Ben tornato, Gleison.
Scamacca (Atalanta)
Quando il grottesco si prende gioco di te e diventa la storia della tua vita.
Innanzitutto quella di un centravanti straordinario che si infortuna nella stagione in cui il suo compagno di reparto esplode e si consacra. Che poi ritorna e si fa male di nuovo. E finisce per saltare l'intero anno. E tu, fantallenatore che per via di rose lunghe, flessibili o modalità di mercato innovative ti eri conservato uno slottino lì davanti per lui, hai patito due volte.
Scamacca è tornato. Retegui è andato via. C'è un ma, però. In effetti ce ne sono più di uno.
Dal mercato è arrivato Krstovic, e in casa Atalanta la scuola Gasperini, di cui Juric potrebbe essere degno erede, è stata capace di proporre diverse soluzioni offensive senza un vero e proprio centravanti di ruolo. E c'è il rischio, inutile girarci attorno, di ricaduta muscolare, traumatica, chissà cos'altro ha in serbo il destino. Però Scamacca c'è. Ed è tornato.
Te la senti?
Scalvini (Atalanta)
Siamo sempre in casa Atalanta. Ma ci ricordiamo di quanto era forte Scalvini? Lo scorso anno solo quattro presenze, peraltro non entusiasmanti, prima di ricadere di nuovo nel vortice dei problemi fisici.
Quest'anno rientra e trova una difesa rodata, con nuovi leader tecnici che hanno dato il cambio generazionale a quella che storicamente, per anni, è stata la retroguardia della Dea.
Ma con buona pace di chiunque si affidi a quel ruolo, Scalvini nell'interpretazione del terzo a destra ha pochi eguali. Inserimento, proprietà di palleggio e tecnica di tiro, oltre alla capacità di reggere ad uno dei dogmi atalantini per eccellenza: l'uno contro uno. E la possibilità di sviluppare la propria carriera anche da centrale.
Ai nastri di partenza parte un po' più indietro per via di alcuni dubbi di formazione che potrebbero però essere presto dissipati dalle scelte di Juric: salite su questo carrozzone prima che lo facciano gli altri. Non lasciatevelo sfuggire.
Zapata (Torino)
"Ora voglio godermi il campo. Giocare con i compagni. Lottare per questa maglia. Difatti non vedo l’ora che cominci il campionato".
No, scusate. Ma quanto gasa Duvan? Non fatevi ingannare dalle probabili formazioni della prima giornata. Perché proprio per adesso, anche visto il precampionato, il Che Adams un minimo avanti parte. Le probabili sono giuste.
Voi siate lungimiranti. Pensate al dopo. A quello che potrebbe essere. In questo 4-2-3-1 o magari 4-2-4, quando i meccanismi saranno più rodati.
Prepotenza, arroganza, lo straripare puro nella sua essenza. La possibilità di inviare selfie in cui mostrate i muscoli ai vostri avversari. Dai ragazzi, Duvan è tornato. Non dimenticatelo.
Loftus Cheek (Milan)
Vi stupiamo. Lo facciamo così. Ma il colpo Loftus dello scorso anno, complice l'annata disastrosa dal punto di vista fisico, ha fatto presto dimenticare le enormi potenzialità di questo giocatore. Che nella stagione di grazia 2023/24 aveva messo a segno 6 gol.
In un Milan che si rivoluziona, chiamato a voltare pagina dopo la scorsa, deludente stagione. In una squadra che prediligerà una certa fisicità lì nel mezzo, anche per supportare l'attacco fantasia di Leao e Pulisic.
Dimenticato per via di quei problemi muscolari che fanno tanto recidiva. E se piazzaste voi, in sordina, il colpo da 5-6 gol di una big a centrocampo nel silenzio generale? Di quel giocatore che ama tanto inserirsi e ha skills da trequartista?
Noi ve l'abbiamo detto.