Duvan Zapata, attaccante del Torino, ha parlato della sua stagione nel corso di un'intervista concessa a Tuttosport dopo il recupero dal lungo infortunio che ha compromesso la scorsa annata.

Intervista a Zapata


Recupero?
«E sono stati mesi lunghi, di duro lavoro. Ma adesso mi fa piacere essere al punto in cui sono. Sto bene. Sto sempre meglio. Dopo il Modena, meglio che dopo il Valencia. Ora voglio godermi il campo. Giocare con i compagni. Lottare per questa maglia. Difatti non vedo l’ora che cominci il campionato. E sarà uno stimolo in più per me ricominciare proprio da San Siro. Mi farà piacere tornare lì. Segnai anche un gol, prima di farmi male. Ricordo pure il pubblico nerazzurro: mostrò grande solidarietà per me, quando mi trasportarono fuori in barella». 


Tempi rispettati?
«Sì, l’obiettivo era esser pronto per l’inizio del campionato. Sapevo che sarebbe stato difficile tornare prima, anche se ci ho sperato. Ci ho provato, ma si sono allungati un po’ i tempi, a un certo punto. Qualche imprevisto fisico. Ho lavorato tanto per tornare a posto. E adesso sono contento».  
 

 
Obiettivo almeno 10 gol? 
«Almeno, sì. Un attaccante forte deve segnare almeno 10 gol».  
 
Squadra migliorata?
«Sì. Rispetto all’anno scorso siamo più forti, c’è stato un mercato importante. L’ambizione più grande per noi è crescere, migliorare sempre di più. L’inizio di campionato sarà duro, affronteremo squadre importanti, ma ci sosterrà anche l’entusiasmo. La voglia di far bene. La fiducia. Oltre al lavoro e alle nostre qualità di squadra, intendo dire».  

Simeone? 
«Conosciamo le sue potenzialità. Sa fare gol. Ci darà una bella mano. L’attacco è importante per una squadra. L’anno scorso con Adams e Sanabria avevo giocato bene fino a che ho potuto. Simeone farà salire il nostro livello. Aggiunge qualcosa in più. Ma dovremo dimostrarlo sul campo che possiamo fare bene».  

In coppia? 
«Sì, assolutamente. E non vedo perché non potremmo giocare in coppia! Siamo contenti del suo arrivo, così come di tutti gli altri nuovi compagni. Giovanni vede la porta, sa fare gol. Ismajli ha una bella esperienza. Anjorin è forte anche fisicamente. Aboukhlal ha belle potenzialità, deve solo ambientarsi meglio. Ngonge ha tanta tecnica, qualità, ha un bel mancino e corre, vola, viaggia veloce. E poi Israel: un gran portiere, e l’ha già dimostrato».  
 
Nuovo anche l’allenatore.  
«Ottimo allenatore. Magari da fuori sembra uno sempre tranquillo... Ma quando si arrabbia, si fa sentire! E prima comprenderemo appieno i suoi concetti di gioco, prima compiremo un salto di qualità».  

Concorrenza con Adams e Simeone? 
  «E così sarà. Non ci saranno proprio problemi per noi tre. La concorrenza fa solo bene alla squadra. L’unico problema sarà per l’allenatore! Perché ciascuno di noi farà di tutto per dare il massimo e per metterlo in difficoltà nelle scelte».