L'asta del Fantacalcio è un luogo dell'anima. Si svolge da un amico, nello scantinato del negozio dello zio che stacca prima da lavoro per consentire a voi scapestrati di rintanarvi tra umidità e birre, nella villa con piscina che vedi sui social degli influencer e continui a proporre utopicamente per l'anno successivo.
Dov'è che la vivi, però, è dentro di te. Un sali e scendi di emozioni, un rollercoaster di rilanci e silenzi. Alla fine dei quali contempli la tua rosa e sentenzi sulla 'monnezza che ho fatto', come direbbe Renè Ferretti.
Fai passare qualche giorno. La riguardi. In fondo non è così un disastro.
▶️ Di alcuni, effettivamente, ti penti. Non dovevi prenderli.
▶️Su alcuni, invece, hai dei dubbi. Non hai ancora capito se hai fatto bene a prenderli.
Poi ci sono loro. Che hai preso sottotraccia, senza affibbiargli status o etichette che alimentano quella delusione affettiva cui rischi di andare incontro quando le cose non vanno come hai pensato.
Li hai presi e basta. Credendoci - fosse anche fino ad un certo punto - ma soprattutto sperando che le cose potessero andare bene, un po' perché eri a caccia di un nome che potesse fregiarsi dell'esotico, un po' perché l'asta, che è un luogo dell'anima, non sempre è parte razionale.
È impeto, istinto grezzo.
Come direbbe René Ferretti, anche un po' "a' c***o di cane".
Cinque colpi di cui vai molto orgoglioso al Fantacalcio
La terza giornata, che canonicamente assurge a inizio ufficiale del Fantacalcio, è ormai alle spalle. Non fai parte dei pionieri che sono partiti già alla prima, tu e i tuoi amici avete preferito aspettare la fine del mercato e programmare l'asta durante la sosta del Fantacalcio.
E ora sei qui, a coccolarti questi cinque acquisti di cui vai orgoglioso.
(Se solo li avessi fatti tu, ovviamente...)
Arthur Atta (Udinese)
In ogni chat Fantacalcio che si rispetti, l'argomento è solo uno: ricorda più Milinkovic-Savic o il polpo Pogba? Fortuna che i nostri paralleli azzardati non diventino mainstream con la deprecabile pressione che ne deriverebbe.
C'è però da essere onesti e compiacersi di aver azzeccato quello che fino a questo momento si sta stagliando come il centrocampista dell'Udinese che potrebbe stravolgere il concetto di terzo slot.
Contro l'Inter è arrivato il primo gol in Serie A, contro il Pisa una prestazione dominante da tuttocampista che ha impressionato per tecnica e tenacia. Domanda spontanea: dove vuoi arrivare, caro il mio Arthur?
Sky's the Limit, cantava The Notorious B.I.G.
Odilon Kossounou (Atalanta)
L'infortunio dello scorso anno ha un po' distolto le attenzioni da un difensore che, quando Gasperini ha potuto scegliere, è sempre stato uno dei perni attorno a cui far ruotare tutti gli altri. Siamo così sicuri della fascinazione che l'ex tecnico dell'Atalanta aveva nei confronti di Odilon, che ci possiamo dire convinti che la risposta all'ipotetica domanda al Gasperson - 'ti fidi, in assoluto, più di Hien o Kossounou?' - non sarebbe così scontata.
Quel maledetto infortunio, si diceva. Maledetto fino ad un certo punto, perché al di là del fatto che poi Kossounou nel finale della scorsa stagione è tornato, è anche vero che è proprio per via di quel problema che all'asta sei riuscito a strapparlo per qualche spiccio e poco più.
In molti sono andati sul rientrante Scalvini: mossa ineccepibile, chapeau. Ma Odilon resta per pochi, di pochi.
E tu, che ti godi il 6,5 da titolarissimo contro il Lecce, gongoli. Senza spendere un capitale, nel silenzio più assoluto, avessi tra le mani un animale da modificatore difesa?
Giovane Santana do Nascimento (Verona)
Ne sei consapevole: questo la porta non la vede. Il suo xG di 0.59 contro la Cremonese non è stato convertito in rete nonostante gli 8 tiri complessivi verso la porta, almeno una grande occasione da rete mancata e quelle create per i compagni non abbiano portato in dote alcun bonus.
Talento grezzo, da affinare, ancora acerbo dal punto di vista delle scelte. Ma eclettico, esplosivo. Vellicante i sentimenti frementi, di puro istinto, quelli genuini.
Oltre a chiederci come sia stato possibile che finisse zero a zero, Verona - Cremonese è stata anche quella partita che ha consacrato la bellezza di avere in rosa un giocatore così. Che magari non performerà subito, non sarà un crack in questa stagione, ma ci farà divertire. Fosse anche da quinto o sesto slot.
Perché il Fantacalcio è soprattutto un gioco di sentimenti.
Brooke Norton-Cuffy (Genoa)
Vince l'Europeo under 19, vince quello under 21. Arriva nel silenzio generale e nello scetticismo snobista di chi non si cura di quello che succede tra le giovani promesse che arrivano dall'estero.
Tutti puntano Martin (sacrosanto), c'è chi preferisce Vasquez (come biasimarli), tu hai già scelto. Si chiama Brooke Norton-Cuffy il feticcio di quest'anno, la tua intuizione sul titolare di Vieira che ti fa vivere in maniera godereccia il doppio 6,5 della seconda e terza giornata.
Non sarà il difensore che ti accompagnerà con costanza per tutto l'anno. Ma quello che schiererai con orgoglio in almeno 20 partite su 38 di campionato, regalandoti gioie e qualche delusione. Quando tutto è però frutto di un'idea, una visione, un progetto di lungo respiro... "va bene lo stessooooo".
Guillermo Maripán (Torino)
"Quel rosso con l'Inter mi ha fatto capire la Serie A"
Guillermo Maripán
Quel rosso con l'Inter, a molti, ha invece fatto capire che riprendere Maripan non era il caso. 5,93 la fantamedia dello scorso anno che ti devo dire, vi devo dire... tanto male non è. Quella sensazione di incertezza che però rimane, il confronto con Saul Coco, esplosivo nella sua affermazione, che lascia propendere per altro.
Una suggestione. Un'alterazione del percepito come mai la si era avuta. Fosse anche per una questione squisitamente numerica, la stagione 2024/25 ha sorriso più a Maripan che a Coco. 5,93 vs 5,83 di fantamedia, un dato su cui nessuno avrebbe messo la mano sul fuoco. Scripta manent, verba volant direbbe Lotito dopo aver consigliato tutta la Lazio che va negli ospedali (cit d'autore solo per gli assidui frequentatori della nostra pagina Instagram).
Ma non è solo una questione interna al Torino. Il rischio è che il colpo Maripan lo si sia un po' sottovalutato. Titolare fisso, praticamente senza concorrenza, non a caso assente nell'imbarcata che i granata hanno subito a San Siro all'esordio.
Rimpianti? Neanche l'ombra.