Essere o non essere. Siamo soli nell'universo. Qual è lo scopo della vita. Ma soprattutto...

L'asta del fantacalcio: prima dell'inizio del campionato o dopo la fine del mercato? 

La domanda con cui provocatoriamente solletichi i tuoi compari ai primi di agosto, tra il senso di inadeguatezza di una settimana enigmistica rimasta incompleta e l'ebbrezza di una tequila sunrise, dileggiando quelli sensibili alla tematica e ignorando, che se ti fermassi a riflettere per un attimo in più, anche tu sentiresti di dover dire la tua in merito. 

Che tu sia fervido sostenitore della prima o della seconda tesi, non c'è realtà che si sottragga alla sovrana legge democratica: si fa quello che dice la maggioranza. E se la maggioranza vota asta dopo la fine del mercato, allora anche tu potresti ritrovarti in uno studio matto e disperato rovinato da un esordio positivo.

Un'estate intera ad approfondire ogni aspetto per l'asta perfetta, scovare i migliori colpi possibili a basso costo, quel talento sottotraccia che speri di riuscire a portarti a casa con poco... tutto rovinato da quel gol, la prestazione monstre, il finto ballottaggio che neanche fossimo in Scooby Doo toglie la maschera e rivela a tutti che il titolare, come avevi capito in anticipo, è proprio il tuo pupillo. 

5 sorprese (o presunte tal) più una - perché in ogni elenco che si rispetti c'è sempre un plus, che la prima giornata del fantacalcio ha rovinato. Non rendendole più tali, trasformandole in qualcosa di più, che potrebbe non confermarsi così come esplodere.

Lasciandoti dilaniare tra il "ve l'avevo detto" e il "perchè non ci ho creduto". 

Cinque sorprese che volevi restassero tali ma hanno fatto bene nella prima giornata 

Prima di partire con il nostro elenco. Lo sappiamo che vuoi scorrere i nomi delle cinque sorprese più una che non possono più considerarsi tali dopo la prima giornata. Però, se ci fosse concesso, vorremmo anche segnalarti 7 nomi a cui prestare attenzione, con rinnovata validità dopo la prima giornata, e che non dovresti strapagare al tuo fantacalcio. 

Ora che è tutto pronto, e l'ennesima marchetta che speriamo tu possa aver apprezzato è stata servita, siamo pronti a partire. 

Jacobo Ramon (Como) 

Classe 2005, spagnolo, scuola Real Madrid. Allenato da Fabregas. La sola scheda di presentazione, senza neanche sapere che faccia avesse Jacobo, gridava già 'comprami' ben prima che capissimo con che pezzo di talento avessimo a che fare. 

Poi che ognuno abbia le sue convinzioni, nel calcio come nel fantacalcio, è più che legittimo. E se da un lato c'è l'attrazione verso la squadra più aesthetic del campionato, dall'altro ci può essere la repulsione per un certo tipo, più che di squadra, di narrazione. Ma guardate con mano quanto può essere genuino e contagioso l'entusiasmo nei suoi confronti

Centrale dai movimenti sinuosi e leggiadri nonostante i 188 centimetri svettanti verso l'alto, contro la Lazio ha impressionato per sicurezza nei movimenti e gestione del pallone, soprattutto in fase offensiva e concitata. Il classico difensore che, nelle giornate di grazia, può stupire non solo per ciò che fa, ma per come lo fa. Impetuoso, autoritario, anche elegante.

Pensavi di aver scovato una chicca, Fabregas e la sua voglia matta di far vedere quante ne sa ti hanno rovinato la festa. Addio, animale da modificatore a prezzi contenuti con quel sospetto che chissà, in fondo in fondo, se manterrai tutte le promesse che ti abbiamo visto fare... 

Pensavi di conoscerlo solo tu. Dopo la prima giornata lo conoscono tutti (Getty Images)
Pensavi di conoscerlo solo tu. Dopo la prima giornata lo conoscono tutti (Getty Images)

Alessio Zerbin (Cremonese) 

Il nome che non ti aspetti. Il centrocampista che passa sottotraccia perché lo hai già sentito, gli scorsi anni non ti ha entusiasmato, e poi cosa vuoi che possa combinare la Cremonese: già retrocessa, la sentenza di un esperto come te che di griglie (forse più di grigliate a Ferragosto) te ne intendi.

E invece. E invece 1-2 a Milano in casa del Milan, Bonazzoli che segna in rovesciata, Baschirotto che giganteggia. E tu, che scervellandoti a inizio anno per capire quali colpi fosse possibile fare da una squadra così, avevi notato quel nome con una fantamedia di 6,11 lo scorso anno in un Venezia comparabile a questa Cremonese, ti sei prima congratulato con te stesso per l'intuizione, poi sei passato alla disperazione.

Perchè quando si dovrà andare dal sesto slot di reparto in poi ed eri sicuro di fare "Zerbin 1" e cavartela massimo con 8 o 9, potresti essere costretto a spendere di più. Con il timore che possa non valerne la pena pronto a serpeggiare. E se invece, specie nelle partite in casa, Alessio fosse capace di stupirti? 

Volevi che Zerbin restasse così: di spalle, magari un po' sfocato, di secondo piano. E invece no (Getty Images)
Volevi che Zerbin restasse così: di spalle, magari un po' sfocato, di secondo piano. E invece no (Getty Images)

Rolando Mandragora (Fiorentina) 

Parliamoci chiaro. Il centrocampo della Fiorentina visto contro il Cagliari è stato un mezzo disastro. Mal assortito, movimenti poco chiari, un peso in attacco che potrebbe aumentare con Piccoli e Dzeko accanto a Kean e una difesa non sempre in grado di sostenere una corretta uscita palla al piede e supportare la tecnica di chi è lì nel mezzo.

La sensazione è che manchi un punto di riferimento, un geometra della manovra, qualcuno con esperienza dello spogliatoio e dell'ambiente, anche dal punto di vista degli equilibri dei tanti nuovi acquisti. La sensazione, e non solo per il gol, è che manchi Rolando Mandragora. 

4 gol e 4 assist lo scorso anno: di per sé, basterebbe come pedigree per un acquisto su cui non sindacare. Il mercato della Fiorentina ha però rimestato le carte: nuovi volti, qualche dubbio di troppo, e quell'usato garantito che retrocede. Per gli altri, ma non per te che lo avevi già individuato e scelto come colpo (potenzialmente) low budget.

Siamo sicuri che dopo l'ennesima pezza il suo costo sarà ancora così contenuto? 

Fermi tutti. Perché potrei essere titolare a sorpresa. Fermi tutti di nuovo. Perché ho segnato e non mi pagherete poco (Getty Images)
Fermi tutti. Perché potrei essere titolare a sorpresa. Fermi tutti di nuovo. Perché ho segnato e non mi pagherete poco (Getty Images)

Petar Sucic (Inter) 

L'onda mediatica cavalcata dall'insoddisfazione per il mancato arrivo di Lookman, forse, qualche sottovalutazione generale l'ha creata. Perché credere che il mercato dell'Inter sia stato a stento sufficiente significa ignorare la qualità di alcuni dei colpi dell'estate marottiana in salsa ausiliana. E tu, che sapevi quanto il feeling tra la Croazia e il nerazzurro possa portare a risultati immaginifici, gongolavi.

Gongolavi perché sapevi quanto Petar Sucic potesse essere devastante. E forse sei rimasto sorpreso anche tu stesso da quanto pronto si è scoperto il nuovo numero 8 nerazzurro. A chi toglierà il posto, semmai dovesse accadere? 

Non siamo Nostradamus. Perché Barella da regista non ha completamente convinto e Calhanoglu è uno dei top in Europa in quel ruolo, Mkhitaryan sembra sempre sia di troppo ma è la costante in ogni scelta e quel Barella, forse inadeguato da regista, come mezz'ala è uno dei migliori. 

E infatti non siamo qui per fornivi risposte o soluzioni. Ma solo per sottolinearvi quanto Petar abbia impressionato e quanto, tutto questo, significhi per chi lo avesse messo nel mirino soltanto una cosa: il prezzo lievita. 

Wesley França (Roma)

Questo era forse il nome meno sorpresa. Le cifre non è che fossero proprio irrisorie, il fascino dell'esotico a condire il tutto per i fantallenatori più bracaloni e pendenti dalle labbra degli esperti di mercato e analisti della domenica. 

Però la Roma ha una nuova guida tecnica, Gasperini è uno molto esigente, cambia spesso idea e non è raro che rifiuti chi viene dal mercato per promuovere un underdog su cui nessuno ha scommesso. Estate dell'affaire Bakker-Ruggeri un incubo ancora vivido per chi si fosse fatto abbindolare dal luccichio estivo del nuovo arrivo. 

Qualche sospetto su un eventuale all-in, non vogliamo avallarlo, ma era quantomeno legittimo.

Inutile arrovellarsi, ormai: tutto inutile. Qualche incertezza tecnica oggettivamente si è notata, ma la forma fisica e l'amalgama nei primi schemi è sembrata eccellente. A condire il tutto il gol. Quel maledetto gol. Che adesso farà schizzare il prezzo. Che annulla le tue speranze di pagare un primo slot col prezzo di un terzo slot, il sogno di poterlo rinfacciare ai tuoi avversari. Wesley combina guai. 

Ma che ti costava segnare alla terza giornata? (Getty Images)
Ma che ti costava segnare alla terza giornata? (Getty Images)

La sesta sorpresa (5+1): Samuele Angori (Pisa) 

Parliamoci chiaro. Dalle neopromosse si fa sempre una gran fatica a pescare. Perché salvo il rimestare tra chi scende e chi sale nella massima serie, i nuovi giocatori non si conoscono, la Serie B non la guardo, siamo in dieci a giocare e preferisco quelli delle big. 

Male, molto male. Anche se non del tutto infondato, come ragionamento. Oltre la coltre di fumo nebbioso, c'era però un nome. Stuzzicante. 

Esterno (di fatto) di centrocampo, ma listato difensore. Con spiccate attitudini offensive. Giovanissimo e dotato di ottima tecnica. La classica scommessina fatta e finita. Che in quel Pisa - Lecce metti più che volentieri. Compri ad uno tra l'indifferenza generale e i commenti sarcastici che poi ti fanno godere doppio. 

E cosa fa, Samuele Angori? Propizia il gol (pur non potendosene fregiare tecnicamente del merito), corre instancabile e si propone. Prende 7 in pagella.

I casi sono due, caro Samuele: o alla prossima sbagli di grosso, oppure toccherà pagarti. E a quel punto sarai di chi ha avuto più coraggio, e non di chi ti ha scovato per primo.

Come forse, in ogni Fantacalcio che si rispetti, giusto che sia. 

Samu, Samu.... (Getty Images)
Samu, Samu.... (Getty Images)