All'inizio ci furono i mancati riscatti di Veiga, Kolo Muani e Conceicao, poi sul portoghese si cambiò idea e si trovò l'accordo con il Porto, poi fu il turno di Mbangula, Alberto Costa, Timothy Weah, dopo toccò ai brasiliani Douglas Luiz e Arthur, mentre è di poche ore fa la notizia ufficiale del saluto di Niccolò Savona, in attesa che arrivi anche quella del saluto di Jonas Rouhi. Nove dunque i giocatori che hanno svuotato il proprio armadietto alla Continassa in questa sessione di mercato, a fronte della sola riconferma di Conceicao, l'arrivo a parametro zero Jonathan David e l'acquisto di Joao Mario, rientrato comunque nella trattativa che ha riportato Alberto Costa in Portogallo. 

In questo momento la rosa della Juventus appare, oggettivamente, costruita male. Andiamo a vedere la situazione reparto per reparto:

PORTIERI

Di Gregorio è il titolare intoccabile, Perin aveva manifestato l'intenzione di cambiare aria, ma il suo infortunio ne ha bloccato l'uscita, Pinsoglio resta il terzo e uomo spogliatoio. Il reparto sembra essere dunque a posto.

DIFENSORI CENTRALI

Bremer, Cabal, Gatti, Kalulu, Kelly, Rugani e, sullo sfondo, Facundo Gonzalez. Sette giocatori per tre posti con l'eventualità di poter utilizzare Kalulu e Cabal anche sugli esterni nelle partite dove si reputerà necessario un atteggiamento più attendista. Un reparto molto folto dunque che potrebbe essere ancora rimodellato con l'eventuale partenza del giovane uruguaiano, mentre Rugani potrebbe restare come uomo di esperienza all'interno dello spogliatoio, anche se il minutaggio sul campo potrebbe essere ridotto al lumicino.

ESTERNI

Cambiaso e Joao Mario in questo momento sembrano essere i titolari, ma alle loro spalle la situazione è a dir poco disarmante. Come già accennato nel paragrafo precedente si possono adattare Cabal a sinistra e Kalulu a destra, ma attualmente l'unica riserva reale del ruolo sembra essere Kostic. Le altre soluzioni, tutte adattate, portano il nome di Weston McKennie e del possibile partente Nico Gonzalez. Insomma quello degli esterni è un reparto che necessita obbligatoriamente di un arrivo, per questo il nome di Zhegrova sta prendendo sempre più campo, soprattutto dopo il suo cambio di status con l'ottenimento del passaporto albanese.

CENTROCAMPISTI CENTRALI

Nelle prime uscite in mezzo al campo si sono alternati Locatelli, Kephren Thuram e Koopmeiners, oltre al solito jolly McKennie. Anche qui manca dunque decisamente qualcosa. Per mesi si era parlato dell'ex Lecce Hjulmand, poi sembrava essere ad un passo l'accordo con O'Riley, ma alla fine nessuno dei due trasferimenti si è concretizzato. Troppo tempo e troppe parole sprecate, quando era necessario un intervento deciso con l'inserimento di un giocatore che potesse alzare la qualità del reparto. Nelle ultime ore si è preso a parlare del milanista Bennacer, ai margini del progetto tattico di Allegri, o di un possibile ritorno di fiamma per Kessié, entrambe soluzioni che sembrano essere più un ripiego che un upgrade.


TREQUARTISTI

Yildiz e Conceicao. Se Tudor dovesse continuare a scegliere il 3-4-2-1 sarà necessario sperare che ai due crescano rapidamente i superpoteri di rigenerazione di Deadpool o riescano a giocare con addosso un'armatura in vibranio, sempre per rimanere in tema supereroistico. In caso di assenza di uno dei due si può pensare di riportare Koopmeiners qualche metro più avanti, di provare a sfruttare la frenesia di Miretti (attualmente infortunato) o di lanciare definitivamente in prima squadra il giovane talento Adzic. Anche qui dunque la situazione appare tutt'altro che rosea.

ATTACCANTI

Jonathan David è stato il "grande colpo" dell'estate bianconera. Virgolette d'obbligo visto che il canadese è arrivato a parametro zero, anche se la soluzione è già sembrata funzionale come ha dimostrato la rete che ha sbloccato il match alla prima contro il Parma. A seguito dei sorteggi di Champions League si è poi appreso che Vlahovic resterà in bianconero fino alla scadenza del contratto previsto per il 30/06/2026. Alla luce di questo è naturale chiedersi quanto sia utile continuare a inseguire Kolo Muani in una trattativa ormai estenuante con il PSG. Koopmeiners docet che le trattative portate avanti ad oltranza per mesi non sempre hanno poi ottimi risultati sul campo.

Insomma la rosa attualmente assemblata da Comolli pare essere tutt'altro che funzionale e il tempo a disposizione del dirigente bianconero per mettere a segno qualche colpo di valore è ormai agli sgoccioli. Visto quanto accaduto negli ultimi anni con Giuntoli non sarebbe certamente inatteso che anche il francese finisse ben presto al centro di un dibattito sul suo operato.