La Roma di Josè Mourinho si appresta a disputare la finalissima di Europa League contro il forte Siviglia, nella affascinante cornice di Budapest

I giallorossi hanno meritato questa finale per quanto dimostrato in tutti i campi europei, soprattutto dal punto di vista temperamentale, senza mai arrendersi anche quando il risultato sembrava compromesso. 

Grande merito per tutto ciò va al tecnico Mourinho, lui che del temperamento è un leader sia dentro che fuori dal rettangolo verde, e sa come trasmetterlo ai suoi giocatori. 

Questa finale in Europa League torna a distanza di 32 anni per la Roma, che nel 1991 ci era arrivata sotto la guida tecnica di Ottavio Bianchi, l'allenatore del Napoli di Maradona. 

Quella finale fu tutta italiana, infatti a c'erano Inter e Roma in campo a contendersi la coppa Uefa, in un doppio confronto molto aperto fino all'ultimo minuto di gioco. 

Nel match di andata a Milano, fu l'Inter a vincere per 2-0 grazie alle reti giunte nel secondo tempo, firmate da Matthaus su calcio di rigore e poi da Nicola Berti che chiudeva il match su assist di Klinsmann. 

Nel match di ritorno a Roma invece, i giallorossi sospinti dal pubblico dello stadio Olimpico, riuscirono a vincere di misura ma non bastò per ottenere la vittoria della coppa Uefa. 

La partita che fu molto tirata da entrambe le squadre, venne decisa a 9 minuti dal termine, grazie ad un bel goal in diagonale dell'attaccante giallorosso Rizzitelli, ma non sarà sufficiente per conquistare la ambita coppa Uefa che andrà all'Inter di Trapattoni in virtù della differenza reti. 

 

Finale coppa Uefa 1991

ROMA: Cervone, Tempestilli (56’ Salsano), Gerolin, Berthold, Aldair, Nela, Desideri (68’ Muzzi), Di Mauro, Völler, Giannini, Rizzitelli.A disposizione: Zinetti, Pellegrini, Piacentini.Allenatore: Bianchi.

INTER: Zenga, Bergomi, Brehme, Battistini, Ferri, A. Paganin, Bianchi, Berti, Klinsmann, Matthäus, Pizzi (66’ Mandorlini).A disposizione: Malgioglio, Tacchinardi, Stringara, Iorio.Allenatore: Trapattoni.