di Silvestro Giaquinto

 

Francesco Totti sfida ancora la storia. Solo pochi mesi fa, il 30 settembre, riusciva a diventare, qualche giorno dopo il suo compleanno (guarda caso dopo la sfida di campionato contro il Verona), con i suoi 38 anni e 3 giorni ed un gol capolavoro all’Etihad Stadium contro il Manchester City, il marcatore più anziano della storia della Champions League mettendosi alle spalle un’altra leggenda come Ryan Giggs (gol a 37 anni e 290 giorni) e Filippo Inzaghi (37 anni e 87 giorni). Non ancora soddisfatto, il 25 novembre, direttamente da calcio di punizione, in Russia all’Arena Chimki contro il Cska Mosca, migliorava il primato: 38 anni e 59 giorni. Aggiungiamoci anche la straordinaria doppietta nel derby con il leggendario selfie con la Sud che faceva il giro del mondo e la nuova prodezza da fuori area domenica contro la squadra di Mandorlini.

 

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Nella storia della Champions League (Getty Images)

 

Questa sera farà ritorno allo Stadion Feijenoord di Rotterdam, meglio noto come De Kuip: in conferenza stampa non ha avuto dubbi su quale partita, tra quella con gli olandesi e quella con la Juve, preferirebbe giocare e vincere. Vi farà ritorno 15 anni dopo la finale dell’Europeo 2000 quando la Francia con il golden goal di Trezeguet si impose 2-1 sull’Italia e lui regalava comunque questa perla innescando Pessotto e il conseguente gol del momentaneo vantaggio di Delvecchio. È lui l’unico superstite tra i 22 scesi in campo da titolari di quella sfida.

 

 

Ritorno in Olanda dove aveva regalato anche un’altra meraviglia: nella semifinale di Amsterdam contro i padroni di casa dei Paesi Bassi con il celeberrimo cucchiaio dal dischetto nella gara che si decise ai calci di rigore. Non sarà comunque la prima ricomparsa nella terra dei tulipani per il capitano giallorosso: il 10 dicembre 2002 nel corso della seconda fase a gironi della Champions League 2002/2003, in campo per tutta la gara, dovette arrendersi all’Amsterdam Arena all’Ajax che si impose per 2-1 (gol di Ibrahimovic, Litmanen e Batistuta).

 

 

Proprio questa sera, dicevamo, avrà l’opportunità di diventare il giocatore più longevo a segnare in Europa League, competizione in cui la sua ultima e unica rete (escludendo i 10 ai preliminari contro Gent e Kosice) risale al calcio di rigore realizzato all’Olimpico contro il Basilea nel corso della fase a gironi (3 dicembre 2009) della prima edizione 2009/2010.

 

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Da quando da Coppa Uefa è diventata Europa League, il record del marcatore più anziano appartiene infatti al ceco del Viktoria Plzen, nato il 22 aprile 1975, Pavel Horváth: gol su calcio di rigore il 22 novembre 2012, durante la fase a gironi, contro i portoghesi dell’Académica (1-1 in trasferta). Aveva 37 anni e 7 mesi esatti. Seguono Mario Haas, Sergey Semak (gol contro il Liverpool ai sedicesimi il suo; a 36 anni, 11 mesi e 18 giorni), Massimo Ambrosini, Juanfran, Robert Pirès, Marek Saganowski, Alessandro Del Piero, Cristian Brocchi, Miroslav Klose (transfermarkt.it).

 

Totti, nato il 27 settembre 1976, ha oggi 38 anni e 152 giorni. 38 anni e 152 giorni che lo piazzerebbero, in caso di rete, al secondo posto della classifica (transfermarkt.it) che prende in considerazione anche la vecchia Coppa Uefa: comanda Souleyman Sané (capocannoniere nel ’95 della massima serie austriaca), nato il 26 febbraio 1961, che fece gol, il 28 settembre 1999 (a 38 anni, 7 mesi e 2 giorni), nel 2-3 della sfida di ritorno (del primo turno) tra LASK Linz, sua ex squadra, e Steaua Bucarest. L’eterno numero 10 della Roma per superarlo dovrebbe trovare la rete dalle semifinali di maggio. Il gol più anziano di sempre dai sedicesimi in poi (anche se non c’era tutto un girone da affrontare prima) è invece quello dell’attaccante tedesco del Werder Brema Manfred Burgsmüller (che è anche il più anziano a segnare in Coppa dei Campioni), nella Coppa Uefa 1987/1988 nel 6-2 ai tempi supplementari contro lo Spartak Mosca. Era il 4 novembre 1987 e aveva 37 anni, 10 mesi, 13 giorni.