Tra poche ore la Juventus di Igor Tudor farà il suo esordio ufficiale nella stagione 2025/26. I bianconeri scenderanno in campo tra le mura dell'Allianz Stadium e si troveranno di fronte il Parma dell'esordiente assoluto Carlos Cuesta. Per lo spagnolo sarà una sorta di ritorno a casa, dopo essere stato l'allenatore in seconda dell'Under 17 juventina nel biennio 2018-2020, prima di diventare il vice del connazionale Mikel Arteta all'Arsenal.
Tornando alla Juventus nella conferenza stampa di presentazione il tecnico juventino Igor Tudor ha sottolineato come il mercato ancora aperto sia fonte di interferenza, con i bianconeri che sembrano essere ancora un cantiere aperto e la rosa potrebbe subire ancora importanti modifiche, sia nelle uscite che nelle entrate. Se dal fronte delle cessioni qualcosa si è mosso con i due brasiliani Douglas Luiz e Arthur che hanno svuotato gli armadietti per iniziare le loro nuove avventure, rispettivamente al Nottingham Forest il primo e al Gremio il secondo, per quanto concerne gli arrivi tutto è ancora fermo ai soli Jonathan David e Joao Mario.
Gli insider sono ancora scatenati nel cercare di tenere alta l'attenzione degli appassionati, accostando alla Vecchia Signora del calcio italiano i nominativi più disparati. Tuttavia la sensazione è che senza altri movimenti in uscita la situazione in ingresso potrebbe, anzi dovrebbe, restare invariata. La dirigenza juventina vorrebbe riuscire a rimpinguare le casse con le cessioni di Nico Gonzalez e Dusan Vlahovic, più qualche movimento minore, ma se sull'argentino sembra esserci ancora l'interesse dell'Atletico Madrid, per il serbo le possibilità si stanno riducendo al lumicino. Nelle passate settimane si era mormorato di sondaggi di Milan e Napoli, quest'ultimo dopo l'infortunio occorso a Lukaku, ma l'ingaggio mostre del centravanti ha fatto virare le due società verso altre opzioni: i rossoneri stanno chiudendo per Victor Boniface, al netto di eventuali problemi fisici, mentre la formazione guidata da Conte è vicina a definire l'accordo per Rasmus Hojlund.
Senza le cessioni di Gonzalez e Vlahovic per il direttore generale della Juventus le cose si complicherebbero clamorosamente ed anche l'arrivo di Kolo Muani potrebbe saltare, come sembrano già sfumati anche quelli di Jadon Sancho prima e Matt O'Riley dopo. Insomma la sensazione che non si vedano altri volti nuovi alla Continassa per questa stagione sta diventando sempre più concreta.
In tutto questo bailamme di voci e situazioni non va messa certamente in secondo piano la partita di questa sera. L'obiettivo dei bianconeri non può che essere quello di partire con il piglio giusto e mettere in cascina i primi tre punti stagionali. Per questo Tudor dovrebbe affidarsi alla formazione che, al momento, sembra essere quella titolare. Tra i pali ci sarà dunque Di Gregorio, fresco del cambio di numero di maglia, davanti a sé si troverà sicuramente Bremer e Kalulu, mentre per la terza maglia in difesa si giocano il posto Kelly e Gatti; sugli esterni toccherà a Cambiaso e Joao Mario, Locatelli in cabina di regia e Thuram al suo fianco, in attacco il canadese David sarà sostenuto da Yildiz e Conceicao. Dall'altra parte il Parma dovrebbe ripartire con un solido 3-5-2 con Circati che andrà a coprire il vuoto lasciato dalla partenza di Leoni, ai suoi fianchi Delprato e Valenti a difesa del confermatissimo Suzuki; in attacco la coppia Almqvist e Pellegrino cercherà di creare grattacapi alla difesa bianconera.
La speranza del popolo juventino è, adesso, tutta riposta in Igor Tudor. Nonostante le dichiarazioni di facciata di ieri pomeriggio, in questo momento l'importanza del tecnico è davvero monumentale. L'ex tuttofare bianconero dovrà isolare il gruppo dalle distrazioni del mercato, cementificarlo e fargli pensare unicamente alla partita ed alla vittoria, per tutte le altre situazioni c'è ancora tempo.