Nel corso della storia dell'umanità la datazione ha subito diversi cambiamenti e soprattutto ogni civiltà aveva sviluppato la propria convenzione su cui basare il passare degli anni. Intorno al 525 il Papa Giovanni I affidò al Monaco cristiano Dionigi il Piccolo l'incarico di calcolare l'anno di nascita di Gesù Cristo, il Monaco alla fine di una complessa analisi stabilì quale fosse questo anno (successivamente poi smentito dagli storici moderni), dando il via alla convenzione che persiste tutt'oggi e che ormai viene utilizzata in tutto il mondo, ovvero la datazione suddivisa in Avanti Cristo e Dopo Cristo.

Senza dover fare troppe analisi complesse la stagione della Juventus di quest'anno è invece suddivisibile in pre-Empoli e post-Empoli o, volendo essere ancora più precisi, pre-espulsione di Milk e post-espulsione di Milik: quello è stato senza ombra di dubbio l'evento spartiacque dell'annata juventina. Il pareggio interno con gli azzurri è stato solo il primo dei tanti punteggi negativi che si sono susseguiti per la Juventus nelle successive giornate. Compreso quell'1-1 i bianconeri hanno messo assieme la miseria di sette punti in otto turni di campionato, una media da retrocessione senza neanche un accenno di possibilità di lotta per la salvezza. Quello attualmente in essere è un ruolino di marcia per una squadra che aveva sbandierato ai quattro venti la voglia di qualificarsi alla prossima edizione della Champions League, accarezzando anche a lungo il sogno di fare lo sgambetto all'Inter in ottica Scudetto.

In attesa di capire quale sarà il futuro a partire dalla guida tecnica, la squadra intesa come giocatori, staff e anche chi non scende in campo ora deve trarre il meglio da questa sosta forzata per gli impegni delle Nazionali. 

Il ritiro forzato pre-Genoa non ha dato i frutti sperati e nonostante un secondo tempo piuttosto propositivo i giocatori di Allegri non sono riusciti a sbloccare il punteggio, denotando ancora una marcata mancanza di idee quando si tratta di andare a scardinare una difesa attenta ed ordinata come quella organizzata da Gilardino. Anche le sparute iniziative dei singoli juventini venivano frustrate dalla mancanza di collaborazione dei compagni, quasi una sorta di indolente arrendevolezza ad un destino già scritto. Ad aggravare ulteriormente la situazione è arrivata poi nel finale un'altra espulsione per un attaccante: questa volta a finire anticipatamente sotto la doccia è stato Vlahovic reo di proteste molto plateali nei confronti del direttore di gara. 

Ora in queste due settimane sarà necessario ritrovare quella compattezza e quella voglia di vincere che avevano contraddistinto il gruppo bianconero pre-espulsione di Milik. Se il trend attuale non dovesse essere sovvertito in tempi brevi per la Juventus l'obiettivo di qualificazione alla prossima edizione della Champions League sfumerà inevitabilmente, a meno di clamorose débâcle da parte di una o più contendenti a questo traguardo. Anche se quest'ultima ipotesi, al momento, sembra francamente inverosimile visto il passo di marcia che stanno tenendo Milan, Roma e Bologna. 

A complicare ulteriormente la possibilità della Juventus di un'immediata inversione di tendenza ci sarà il prossimo ostacolo rappresentato dalla Lazio del nuovo allenatore Igor Tudor. Ad attendere i bianconeri a Roma ci saranno diversi elementi che, chi per un motivo, chi per un altro, sperano di giocare una partita di gran livello. La persona che però vorrà maggiormente mettersi in mostra sarà invece il neo tecnico capitolino: ex giocatore bianconero benvoluto da tutti per la grande abnegazione e la capacità di districarsi egregiamente in più ruolo ha avuto nel passato recente un'esperienza piuttosto negativa all'interno dello staff tecnico guidato da Andrea Pirlo e ora vorrà dimostrare che la società bianconera ha sbagliato a non affidare direttamente a lui le chiavi della prima squadra.

Per la Juventus la prossima partita sarà ancora una volta cruciale e dunque dovrà essere affrontata nel modo corretto, mettendo in secondo piano tutte le assenze certe o probabili e concentrandosi al massimo per ritrovare la forza di volontà necessaria e fondamentale per tornare alla vittoria in trasferta che manca addirittura dal 21 gennaio.