di Luca Tonazzini

 

La Juventus, dopo un'estenuante trafila di rigori, ha perso la Supercoppa Italiana a favore del Napoli.

 

Dopo 24 anni i tifosi partenopei hanno potuto nuovamente festeggiare la vincita del trofeo, anche questa volta, come la precedente, alzato al cielo dopo un confronto con la Juventus. Un motivo di vanto dunque per il calcio azzurro che da anni ormai cerca di ergersi al pari di quello bianconero.

 

Nell'ambiente juventino invece c'è un po' di amarezza per aver gettato al vento l'occasione di mettere in bacheca l'ennesimo trofeo, soprattutto per lo svolgimento della partita. Bianconeri in vantaggio dopo appena 5' e che si sono poi fatti raggiungere al 69' da Higuain dopo aver lasciato, fin troppo a lungo, il pallino del gioco in mano agli uomini di Benitez. La rete del momentaneo 2-1 è arrivata nel secondo tempo supplementare ma l'atteggiamento juventino non è variato, possesso lasciato agli azzurri e nuova beffa al 118'. Anche ai rigori la Vecchia Signora ha avuto un match point, sprecato malamente da Giorgio Chiellini, ma i rigori, si sa, sono una lotteria.

 

Una volta messa da parte l'amarezza Allegri e i suoi giocatori dovranno però recepire il messaggio che questa partita gli ha consegnato. Nelle partite secche, o in quelle ad eliminazione diretta, non c'è la possibilità di concedere il possesso palla così a lungo agli avversari, a meno che la situazione non sia di estrema tranquillità, anzi è necessario chiudere i giochi il prima possibile onde evitare beffe come quella di ieri o quella contro la Sampdoria.

 

Nuotare in un mare di rimpianti non è mai una buona soluzione nel calcio moderno, l'unica mossa intelligente è quella di imparare la lezione e ripartire, lavorando per non commettere nuovamente gli stessi errori ed eliminando le distrazioni che li hanno permessi.

 

Il ritorno in campo è previsto per il prossimo martedì 06 gennaio per affrontare un'altra rivale storica come l'Inter, prima di ritrovarsi nuovamente contro il Napoli nel turno dell'11 gennaio, Napoli che per allora avrà a disposizione anche l'ormai ex Gabbiadini. In vista di queste importanti sfide Allegri dovrà ripartire dalle certezze trovate ieri sera, la prova fornita da Evra, l'adattabilità, ormai acclarata, di Marchisio come vice-Pirlo e da un Buffon tornato ancora una volta Superman.