La nuova dirigenza della Juventus sembra ormai aver preso definitivamente forma. Il Direttore Generale Damien Comolli ha pescato all'estero per completare il nuovo triumvirato che sarà a capo dell'area sportiva juventina: il ruolo di Direttore Tecnico è già stato ufficialmente preso in carico da François Modesto, anch'esso francese e che conosce il calcio italiano per via dei suoi trascorsi da giocatore, mentre per quanto riguarda il Direttore Sportivo la scelta sembra essere ricaduta su Rui Pedro Braz, dirigente lusitano attualmente sotto contratto con il Benfica e che si libererà quando in casa degli Encarnados si terrà la votazione per l'elezione del nuovo presidente.

Una volta sistemato il quadro dirigenziale la Juventus è adesso pronta a gettarsi anima e corpo nel calcio mercato. In attesa dell'arrivo di Braz, previsto per ottobre, questa sessione sarà condotta, per forza di cose, dal DG Comolli. Attualmente i movimenti in ingresso in casa bianconera sono fermi al "solo" Jonathan David, arrivato da svincolato, mentre per tutte le altre voci che come sempre girano attorno alla Vecchia Signora sarà necessario aspettare di definire qualche uscita e sistemare la grana Vlahovic.

I primi due giocatori che dovrebbero ufficialmente lasciare la Continassa sono Weah e Mbangula. I due erano già stati vicinissimi ad andare, in tandem, al Nottingham Forest, ma entrambi hanno rifiutato la destinazione. Ora le strade dei due dovrebbero comunque essere lontane da Torino, ma questa volta prendere percorsi molto diversi. Per il figlio d'arte pare si sia già raggiunto l'accordo di massima con l'Olympique Marsiglia: per lui sarebbe la terza avventura con la maglia di una squadra d'Oltralpe dopo PSG e Lille. Mentre sull'esterno offensivo belga c'è un interessamento concreto del Werder Brema. Queste due cessioni permetterebbero di ufficializzare il "ritorno" di Francisco Conceicao e l'arrivo di Jadon Sancho. 

Una volta completato questo poker di operazioni, sulla carta tutte vicinissime, il compito di Comolli si farà decisamente più arduo. Il dirigente francese dovrà trovare la quadra per le cessioni, decisamente economicamente più importanti, di Nico Gonzalez e Dusan Vlahovic. L'argentino è sbarcato a Torino solamente dodici mesi fa, ma non ha mai convinto a pieno e Tudor avrebbe già dato il suo benestare alla cessione. L'esterno offensivo è al centro di un intrigo di mercato che vede coinvolte anche Inter ed Atalanta, con i primi che dovrebbero prelevare Lookman dai secondi, mentre gli orobici andrebbero sullo juventino per rimpiazzare il talentuoso nigeriano, più sullo sfondo restano le sirene degli Emirati Arabi, destinazione non proprio graditissima per un giocatore che vuole fortemente restare nel giro della propria nazionale. Ancora più difficile è la soluzione per il "caso" Vlahovic: il serbo è ormai un separato in casa e anche Tudor, che in passato lo aveva apertamente elogiato, sembra averlo scaricato. La strada della rescissione consensuale non sembra essere percorribile in quanto l'attaccante vorrebbe addirittura una buona uscita per abbandonare il bianconero, l'unica alternativa resta dunque la cessione con un prezzo decisamente agevolato. L'unica squadra che, però, sembra aver mostrato un timido interesse è il Milan di Massimiliano Allegri, tuttavia i rossoneri sono alle prese con altri possibili ingressi e hanno rinviato l'offensiva per il centravanti alla seconda metà del mercato. 

Se entrambe le cessioni degli ex Fiorentina dovessero andare in porto allora Comolli si ritroverebbe improvvisamente con un bel gruzzoletto in mano per poter puntellare la rosa nei reparti più bisognosi. L'attenzione attualmente sembra essere concentrata verso un centrocampista che possa dare quantità e qualità come l'ex Lecce Hjulmand, poi ci sarebbe da riempire il vuoto numerico lasciato dalla partenza di Vlahovic e dal mancato accordo con il PSG per Kolo Muani, ma per quello il tempo non sembra ancora essere maturo.

Ora la cosa più importante è curare le cessioni, nella speranza di racimolare quanti più liquidi possibili da reinvestire immediatamente e dare a Tudor una rosa che possa competere su tutti e tre i fronti.