
Una ricorrenza molto importante per il Pescara, che festeggia in questo 2016 gli 80 anni dalla fondazione del club adriatico, il più blasonato della regione Abruzzo, con i suoi sei campionati disputati nel massimo campionato di serie A.
In occasione di questa celebrazione, la squadra biancazzurra utilizzerà nel match contro il Brescia, una divisa "vintage", ispirata a quella che indossavano i giocatori del Pescara alla fine degli anni '70, quando fu conquistata per la prima volta la serie A nel 1977.
La maglia bianca caratterizzata dalle fasce azzurre che scendono verticalmente sul lato del cuore, proprio come quella che vedeva in campo le vecchie glorie come Nobili, Repetto e capitan Zucchini, un omaggio alla memoria ed ai fasti di un tempo.
Il prossimo match casalingo contro il Brescia, terrà dunque a battesimo questa divisa vintage del Pescara, una chicca anche per i collezionisti del settore, che sicuramente vorranno prenderla in considerazione nei prossimi giorni.
Nel mosaico fotografico da me realizzato, i calciatori che hanno lasciato il segno nel Pescara, in almeno un biennio tra questi 80 anni di storia (Gessa e Repetto non citati, sono nello staff attuale):
In alto da sinistra: Giampaolo (secondo marcatore biancazzurro di tutti i tempi, il primo del calcio moderno con 65 reti), Camplone (capitano del Pescara, titolare inamovibile dal 1986/87 al 1991/92 tra A e B), Verratti (debutta non ancora 16enne nel Pescara, dal 2008 al 2012 conquista 2 promozioni, dalla Lega Pro alla B e dalla B alla A ), Dicara (una bandiera tra A e B, dopo aver lasciato Pescara a metà degli anni '90, ci tornò nel 2003 fino al 2005), Palumbo (dal novembre '98 al dicembre 2000 ha firmato 15 goal con il Pescara, una furia in campo), Nobile (terzino biancazzurro dal 1991 al 1996, micidiale sui calci di punizione), Allegri (il "conte Max" per i pescaresi, 4 stagioni in biancazzurro e miglior marcatore in A con 12 goal), Massara (ala sinistra di grande corsa, segnò 15 reti in 4 stagioni all'Adriatico), Tontodonati (il bomber principe del Pescara, con 120 reti tra i primi anni '40 e quando tornò a fine carriera), Memushaj (il capitano attuale del Pescara, guerriero della metà campo col vizio del goal), De Sanctis (portiere cresciuto nel Pescara, difese la porta nelle stagioni '94/'95, '95/'96 e '96/'97, a 17 anni parò un rigore a Vieri), Nobili (la stella del Pescara fine anni '70, tra i protagonisti della prima serie A), Carnevale (centravanti formidabile, 24 goal in 2 stagioni di B all'Adriatico), Cecchini (cannoniere nella promozione in serie B del 2003, gran fiuto del goal), Palladini (capitano di mille battaglie, record di presenze nel Pescara, oltre 300 dalla A alla C1), Bjarnason (il vichingo ha fatto bene a Pescara, 2 reti in serie A e ben 12 in serie B fino ai play-off 2015), Pagano (la più forte ala marcata da Maldini, 2 promozioni in A col Pescara), Calaiò (28 goal in biancazzurro tra il 2003 ed il 2005, uno dei migliori centravanti), Junior (il capitano per 2 stagioni consecutive di serie A, micidiale sui calci piazzati), Sliskovic (genio e sregolatezza con il caffè, firmò 10 reti in 2 campionati di A nel Pescara), Sansovini (terzo cannoniere di sempre del Pescara, capitano e leader nello spogliatoio), Gelsi (una vita nel Pescara dal '90 al 2000, con interruzione di sole 2 stagioni), Zucchini (grande capitano dentro e fuori dal campo, leader della prima promozione in A, la sua maglia n.4 è stata ritirata).