La vittoria nell’esordio contro l’Inghilterra è il primo passo dell’Italia verso l’obiettivo del passaggio del turno. Il 2-1 è un risultato che fa felice tutto l’ambiente azzurro e che ha proposto diversi spunti di riflessione al tecnico Prandelli. Prestazione generale positiva, qualche accorgimento qua e là per migliorare.
La vittoria contro l’Inghilterra ha messo in luce l’operato del centrocampo, il reparto migliore dell’Italia. Schieramento a 5 centrocampisti con De Rossi basso, schermo davanti alla difesa, il duo Pirlo-Verratti al centro con le corsie affidate a Marchisio e Candreva.
Uno schieramento solido che ha permesso a Pirlo di gestire il maggior numero di palloni possibili con una vasta scelta compagni a cui recapitare la sfera. Candreva e Marchisio, infatti, hanno prediletto il movimento in diagonale verso la porta piuttosto quello in verticale sugli esterni, lasciando maggior spazio agli inserimenti di Darmian (su tutti) e Chiellini. Così facendo si è creata la giusta densità in mezzo al campo liberando le corsie per i terzini.
Una mossa vincente che consacra il centrocampo azzurro e le scelte di Prandelli.
Il pelo nell’uovo può essere rappresentato da Verratti. Il regista del Psg è sembrato limitato dalla presenza di Pirlo che, al tempo stesso, forse si sentirebbe a suo agio con un altro tipo di giocatore al suo fianco. Un Thiago Motta o un Parolo, per intenderci, più muscolari e interditori di prim’ordine.
Con un centrocampo così tonico e attivo è necessario migliorare la fase difensiva. Se Barzagli, assolutamente puntuale e preciso nelle chiusure, ha mostrato una buona forma fisica, non si può dire lo stesso di Paletta. Il centrale del Parma è sembrato impacciato e incapace di gestire con tranquillità talune situazioni. Quella con l’Inghilterra, visto anche il rientro di De Sciglio, potrebbe essere la sua ultima partita dei Mondiali.
Il terzino del Milan servirà come oro a sinistra dove Chiellini ha faticato ma si è comunque destreggiato nonostante brutti clienti. Centrale renderà sicuramente meglio.
Tatticamente non ci sarà modificare nulla in fase difensiva, ma con il rientro del sopracitato De Sciglio potrebbero risolversi numerosi problemi.
In chiusura due constatazioni, una su Sirigu e una su Balotelli.
Il portiere del Psg ha dimostrato di essere un ottimo appiglio in caso di forfait, ha fatto il suo dovere e probabilmente tornerà utile in futuro. Chi si preoccupava (qualcuno si è davvero preoccupato?) per l’assenza di Buffon dormirà sonni tranquilli anche in futuro.
Per quanto riguarda Balotelli, possiamo dire che ha fatto un gran lavoro nonostante il suo esilio tra i difensori inglesi. Lui, piuttosto che Immobile, si troverebbe meglio con un altro attaccante a fianco. Magari Cerci o Cassano, magari già contro la Costa Rica.
Con totale fiducia a Prandelli aspettiamo dunque il prossimo incontro, già probabilmente decisivo per il discorso qualificazione.
Pietro Turchi