Inizierà giovedì la ventesima edizione dei Campionati del Mondo di calcio, la seconda della storia in Brasile. Da Uruguay 1930 ad oggi di fatti strani ne sono accaduti parecchi, proverò in questo pezzo a selezionarne 10.
Iniziamo:

 

 

 

Uruguay 1930 - Quando la mano de Dios ancora non esisteva
La prima edizione dei Campionati del Mondo venne decisa da una rete dell'uruguaiano Hector Castro detto El Divino Manco, chiamato così per via di un incidente che ebbe a 13 anni. Mentre usava una sega elettrica perse la mano destra e da allora fu costretto a giocare con un moncherino.

 

Brasile 1950 - Quando i palloni non sono mai troppi
L'Italia non aveva ancora superato lo shock per la strage di Superga avvenuta solo un anno prima. Gli azzurri decisero quindi di non prendere l'aereo ma di sobbarcarsi l'intero viaggio in nave, durato tre settimane, per arrivare in Brasile. Sfortuna volle che tutti i palloni andarono persi in mare già nei primi giorni e l'Italia, debilitata e male allenata, uscì già al primo turno.

 

Svezia 1958 - Non qualificati per un reclamo.. proprio!
Oltre il danno anche la beffa si potrebbe dire: l'Italia per la prima volta non si qualifica per il Mondiale e lo fa nel modo più beffardo. Nel '57 gli azzurri pareggiano nel match decisivo per 2 a 2 contro l'Irlanda del Nord e il risultato garantirebbe loro il pass per la fase finale. La FIGC però protesta perchè il match non venne arbitrato dal direttore inizialmente designato dalla FIFA che accolse il ricorso. La gara venne rigiocata e in Svezia andarono gli irlandesi grazie alla vittoria per 2 a 1 sugli azzurri.

 

Cile 1962 - Un cane marca.. il territorio
I quarti di finale tra Brasile ed Inghilterra furono interrotti dalla prolungata invasione di campo di un cane. Solo l'inglese Greaves, mettendosi a quattro zampe, riuscì a fermarlo. Il simpatico invasore a quel punto gli pisciò sulla maglia.

 

Meno tre al fattaccio (frame youtube)



Inghilterra 1966 - Anche un cane può salvare la Coppa
Il 20 marzo '66 la Coppa Rimet, come da tradizione esposta al pubblico, venne rubata da ignoti. Neanche il tempo di realizzarne una copia che un cane, il bastardino Pickles, grazie al suo fiuto ed alla sua tenacia, riuscì a ritrovarla in un parco londinese avvolta in un giornale.

 

Pickles in posa per la foto più importante della sua vita (getty images)

 


Germania 1974 - Quando un avversario batte la tua punizione
Gruppo 2, Brasile-Zambia: i verdeoro, già sul 3 a 0, si apprestano con Rivelino a battere una punizione dal limite quando dalla barriera africana si stacca Mwepu che corre verso il pallone e lo calcia lontano guadagnandosi un'ammonizione tra le risate generali. Il curioso episodio, identificato per anni come simbolo di un calcio africano debole e senza regole è stato spiegato più tardi dallo stesso protagonista: se avessero preso il quarto gol il dittatore Mobutu non li avrebbe mai più fatti tornare a casa. Paura quindi, non ignoranza. E la cosa non è più così divertente.

 

Spagna 1982 - Anche uno sceicco può salvare un gol
Durante Francia-Kuwait, già sul 3 a 1, i francesi segnarono il quarto gol. Gli avversari però, sentendo un fischio proveniente dalle tribune e scambiandolo per quello dell'arbitro, si fermarono credendo ci fosse fuorigioco. Preso dalla rabbia lo sceicco Ahmed Al-Jaber Al-Sabah entrò in campo e minacciò l'arbitro di ritirare la propria squadra, quest'ultimo fece marcia indietro ed annullò la rete.

 

USA 1994 - Porta mancata, porta spaccata
La cerimonia inaugurale dei Mondiale americani prevedeva una scenetta semplice semplice: la star Diana Ross doveva calciare un rigore a porta vuota da sei metri provocando la rottura di questa e l'inizio dei fuochi. Tutto secondo i programmi tranne il tiro di Diana che finì abbondantemente a lato.

 

la star esulta per aver sbagliano il rigore (getty images)

 


Germania 2006 - Quando due cartellini non bastano
Spetta al croato Josip Simunic un primato difficilmente eguagliabile: è infatti il primo calciatore ad essere espulso solo al terzo cartellino giallo. Il difensore infatti riuscì a farsi ammonire dall'arbitro Poll al 61', al 90' ed al 93' quando finalmente arrivò anche il rosso.

 

Simunic mentre prende il secondo e penultimo giallo (getty images)



Sudafrica 2010 - Una convocazione.. da sogno
Sono tante le cose che bisogna guardare prima di scegliere i 23 da portare al Mondiale e tra queste, a quanto pare, ci sono anche i sogni (poco) premonitori. Maradona infatti convocò a sorpresa il 30enne Ariel Garcè (4 presenze fino ad allora con l'albiceleste) perchè aveva sognato la Seleccion che alzava la Coppa del Mondo e l'unica faccia che riuscì a riconoscere fu proprio quella del difensore del Colon. Al suo posto restò a casa Zanetti, fresco vincitore del Triplete, che forse avrebbe aiutato di più la realizzazione di quel sogno..

 

gli argentini se la ridono quando Garcè racconta il perchè della sua qualificazione (getty images)

 


Sorpresi? Quanti ne conoscevate?

 

 

Fabio Groberio