Dopo la sconfitta della ventitreesima giornata contro l'Inter, la ventiquattresima diventa uno snodo cruciale per il proseguo del campionato della Juventus. Se fino a qualche giornata fa erano i bianconeri che potevano mettere pressione psicologica alla squadra di Simone Inzaghi ora, dopo le ultime due uscite dei nerazzurri, la situazione si è completamente ribaltata. Con le vittorie su Juventus e Roma la squadra meneghina è attualmente a sette punti di vantaggio sui bianconeri a parità di partite giocate e per Danilo e compagni non fare ulteriori passi ora è a dir poco fondamentale.

Nel posticipo di domani la formazione di Allegri dovrà dimostrare di essersi messa alle spalle la brutta sconfitta di domenica scorsa. Nel match contro l'Inter i bianconeri sono apparsi timidi, impauriti, e, soprattutto nel secondo tempo, in completa balia degli avversari. Un atteggiamento ben lontano da quello che deve tenere una squadra che vuole sognare di strappare uno Scudetto pressoché scontato ad una delle rivali più storiche. Contro l'Udinese saranno assenti Danilo (squalificato) e Vlahovic (noie muscolari): davanti a Szczesny ballottaggio tra Rugani e Alex Sandro per completare la difesa con Bremer e Gatti, a centrocampo confermati i titolari con Cambiaso a destra, Kostic a sinistra ed il terzetto McKennie-Locatelli-Rabiot nel mezzo, in attacco Milik dovrebbe ricoprire il ruolo di riferimento centrale, mentre come supporto si giocano la maglia da titolare il giovane Yildiz e Federico Chiesa. Dall'altra parte l'Udinese deve rinunciare a tre pezzi importanti come Bijol, Pereyra e il lungodegente Deulofeu. Ad illuminare la manovra dei friulani ci sarà quel Samardzic già oggetto di attenzione da parte dei big club italiani ed europei, tra cui la Juventus stessa. 

La partita di andata è stata quella di apertura del campionato con la Juventus che aveva dato vita ad una delle sue migliori prestazioni, illudendo tutti che il trend rispetto alle annate precedenti fosse completamente ribaltato. Ovviamente la sfida di domani sarà completamente diversa rispetto a quella dello scorso 20 agosto, dalla Juventus non ci si aspetta certamente una goleada, ma una risposta di carattere che possa far pensare all'Inter di non aver scalfito le sicurezze della formazione di Allegri. 

I progressi devono essere fatti in tutte le zone del campo: nella sfida contro l'Inter i bianconeri hanno dimostrato di soffrire molto in difesa i raddoppi sugli esterni, così come a centrocampo è mancata la qualità nella costruzione delle azioni nei casi in cui i nerazzurri lasciavano la possibilità di giocare senza troppe pressioni ed infine in attacco è mancata la lucidità e la cattiveria utili per trasformare in gol l'unica vera occasione da rete della partita. Contro la formazione allenata da mister Cioffi sarà dunque necessario azzerare tutti i complimenti che la Vecchia Signora aveva ricevuto prima della sconfitta con l'Inter e tornare ad essere quella squadra solida, seppur poco spettacolare, in grado di macinare punti e vittorie.

La formazione di Allegri dovrà dunque ripartire dal carattere, dimostrando una reazione d'orgoglio con una prova positiva e che se anche non dovesse impensierire l'Inter potrebbe comunque di garantire il vantaggio sul Milan e soprattutto allungare ulteriormente sulla Roma, attuale quinta in classifica, che ieri è stata travolta da un ottimo secondo tempo della formazione nerazzurra. Per i bianconeri ora è arrivato dunque il momento di riporre, almeno momentaneamente, il sogno tricolore nel cassetto e tornare a concentrarsi unicamente sulla propria corsa, mettendo i paraocchi al cavallo e sperando che le avversarie dirette possano fare qualche passo falso, sia davanti che dietro.