Negli ultimi anni la Juventus ha subito una grande rivoluzione tattica, i cui protagonisti sono stati senza ombra di dubbio Antonio Conte e Leonardo Bonucci. Il loro arrivo in bianconero ha significato la fine della difesa a quattro ed il passaggio alla linea a tre. Con l'andare delle partite e delle stagioni è nato così il mito della BBC, la difesa più forte del mondo comporta da Barzagli, Bonucci e Chiellini, mentre alle loro spalle a difendere i pali si trovava uno dei portieri più forti dell'intera storia del calcio, Gianluigi Buffon.

Con l'addio di Conte e l'arrivo di Allegri si pensava che lo schieramento difensivo bianconero potesse cambiare. Invece il tecnico livornese, intelligentemente, ha continuato lungo la via tracciata dal suo predecessore, facendo di fatto continuare a lavorare insieme calciatori che ormai si conoscevano a menadito, pregi e difetti, e che insieme formavano un pacchetto organico capace di porre rimedio alle (poche) sbavature dei singoli.

La nuova svolta è arrivata qualche mese or sono: Bonucci è stato ceduto al Milan e Allegri ha dovuto reinventare un pacchetto arretrato che ormai doveva fare i conti con l'età non più verdissima dei propri protagonisti. Senza Bonucci e con un Barzagli ormai trentaseienne, il tecnico livornese ha deciso un ritorno alle basi calcistiche, rispolverando quella difesa a quattro messa in soffitta da diversi anni.

La prima parte di stagione non ha esaltato, complici anche le diverse assenze prolungate, ma nelle ultime partite la storia sembra essere decisamente cambiata. Per ritrovare una rete subita dalla Juventus, o meglio tre in questo caso, bisogna infatti ritornare al 19 novembre 2017, nella sfida persa per 3-2 contro la Sampdoria. Da allora i bianconeri non hanno più subito reti, affrontando per altro squadre dall'importante potenziale offensivo come Barcellona, Napoli e, ieri sera, l'Inter.

A cosa è dovuto questo improvviso cambiamento di tendenza? Diciamo che i fattori, come sempre nel calcio, sono molteplici, ma gli aspetti che ci sentiamo principalmente di sottolineare sono due: la definizione di una coppia centrale titolare ed il contributo dato dagli esterni.

Nelle ultime partite Allegri si è infatti affidato sempre più spesso al tandem centrale formato da Benatia e Chiellini. I due sono difensori esperti e rocciosi, abili nel gioco aereo e dotati di una grande capacità difensiva, sia che si tratti di un lavoro a zona, sia che si parli di marcatura ad uomo. In particolare l'ex Bayern sembra aver ritrovato una certa continuità fisica, vera nota dolente nell'arco della sua carriera, ed il piglio da leader di reparto. Doti che abbinate alla ferocia agonistica ed alla potenza fisica di Chiellini permettono a Buffon, o Szcz?sny, di poter passare serate relativamente tranquille anche contro grandi attacchi, come quelli di Inter e Napoli. A questa alchimia tra Benatia e Chiellini va poi aggiunto l'egregio lavoro fatto dagli esterni difensivi. La scelta conservativa di Allegri sta infatti premiando giocatori più portati all'aspetto difensivo del ruolo, come De Sciglio ed Asamoah, relegando in panchina terzini più offensivi come Lichtsteiner e soprattutto un Alex Sandro ben lontano dai suoi standard. In particolare l'ex Milan si sta prendendo una bella rivincita nei confronti dei più scettici: qualche giorno fa ha trovato la sua prima rete in Serie A, mentre nella sfida di ieri sera è riuscito a bloccare uno degli esterni offensivi più forti del campionato, Ivan Periši?, fermando di fatto una delle fonti di gioco più pericolose dei nerazzurri. In tanti ora stanno iniziando a salire sul carro del numero 2 bianconero, sottolineandone l'intelligenza tattica e la grande abnegazione difensiva, aspetti che sembravano essersi smarriti nel suo ultimo periodo milanese.

Visto che si suol dire che il campionato italiano viene vinto da chi subisce meno reti, la Juventus sta dunque trovando la retta via per candidarsi nuovamente alla vittoria finale, grazie ad una ritrovata solidità difensiva.