La linea-Comolli alla fine ha ottenuto i risultati sperati. Al suo arrivo in casa Juventus il dirigente francese aveva chiarito fin da subito che le cose sarebbero cambiate: niente più rescissioni consensuali, niente più incentivi all'esodo, i tempi della linea morbida con giocatori, procuratori e altre società sono finiti. All'inizio si temeva che questo cambio di strategia potesse avere effetti nefasti sul mercato, e quindi sulle casse, della Juventus, ma il tempo ha dato ragione all'ex Presidente del Tolosa.

I capricci di Weah e Mbangula ad inizio della sessione estiva del calciomercato lasciavano presagire un periodo particolarmente difficile e così è stato, effettivamente, a lungo. Nelle ultime settimane però il vento è cambiato radicalmente: i movimenti in uscita sono diventati più numerosi e rapidi, partendo da Douglas Luiz, passando per Arthur e finendo con Savona e Nico Gonzalez. Il tetto ingaggi è sceso in maniera importante e le soluzioni trovate, anche creative, hanno liberato posto all'interno del roster che è stato messo a disposizione dell'allenatore Igor Tudor. 

Anche per quanto riguarda gli arrivi, dopo essersi "accontentati" della conferma di Conceicao, l'acquisto di Joao Mario e l'arrivo a parametro zero di Jonathan David, il mercato è esploso negli ultimi giorni con due movimenti in ingresso di ottimo livello. Alla Continassa sono infatti sbarcati in rapida successione l'esterno offensivo Edon Zhegrova, proveniente dal Lille, e l'attaccante belga Loïs Openda dal Lipsia. A centrocampo non è arrivato nessuno, quindi sarà obbligatorio il recupero definitivo di Koopmeiners, ma in termini di qualità e profondità dei ricambi il reparto offensivo è stato clamorosamente migliorato. Per quanto riguarda Zhegrova i più attenti ricorderanno una sua prestazione monstre proprio contro la Juventus in Champions League un paio di stagioni fa, l'esterno aveva fatto impazzire la retroguardia bianconera con il suo continuo movimento e i tagli verso il centro del campo per poi servire in profondità le punte. Negli anni successivi sulle sue prestazioni hanno inciso parecchio i problemi fisici: l'anno scorso un problema agli adduttori lo ha tenuto fuori per gran parte della stagione, ma ora sembra aver pienamente recuperato: considerando lo storico juventino sugli infortuni sarà bene che i medici bianconeri facciano del loro meglio per preservare i muscoli del fantasioso esterno kosovaro. Parlando di Openda il ricordo è invece un po' più doloroso: sulle conseguenze di un suo contrasto è nato l'infortunio al ginocchio che ha portato Bremer a saltare praticamente tutta la scorsa stagione. Ora c'è da sperare che il belga voglia cancellare al più presto questa memoria nefasta e sostituirla con tanti bei sorrisi.


Chiuso il capitolo mercato si può passare anche a parlare del campo. La seconda giornata di campionato è coincisa con la prima vittoria esterna della stagione juventina: dopo il successo all'Allianz Stadium contro il Parma, la formazione di Tudor ha espugnato lo stadio Marassi di Genova grazie alla rete di Vlahovic.  Una partita dai ritmi molto elevati ma che i bianconeri hanno saputo sbloccare solamente nella ripresa con il giocatore più al centro del dibattito. Per l'attaccante serbo sono già due le reti in campionato in altrettante giornate: Tudor lo ha sempre fatto subentrare dalla panchina, ma la sensazione è che l'ex Fiorentina voglia mettere in discussione la titolarità di David e allontanare anche la concorrenza di Openda. Se si riuscisse a trovare una conciliazione per quanto riguarda il prolungamento del contratto, Vlahovic tornerebbe ad essere una pedina a dir poco importante per l'allenatore bianconero, potendo incidere anche alla lunga su una stagione che vede la Juventus ancora una volta in competizione su tre fronti.

Insomma dopo due mesi di musi lunghi in casa Juventus si è tornato finalmente a respirare un po' di ottimismo sia grazie al mercato che per i risultati arrivati sul campo. Ora la concentrazione, massima, va al prossimo impegno che vedrà i bianconeri affrontare l'Inter di Chivu e in casa juventina si sa che quell'impegno non va mai preso sotto gamba.