di Paolo Pierangelo

 

La vicenda "dirty soccer" surriscalda l'estate calcistica italiana, e si va ad affiancare alla bufera che ha colpito nelle scorse settimane il Catania ed alcuni personaggi che operano nel mondo del pallone.

La lente d'ingrandimento si pone ora sul Teramo, nello specifico sulla partita giocata a Savona e poi vinta 0-2 dai biancorossi, che è valsa la storica promozione in serie B .

La procura di Catanzaro ha aperto un'inchiesta e dopo aver raccolto indizi sufficienti si è giunti ad ipotizzare la combine del match, provata ora anche dalle intercettazioni telefoniche, che hanno fatto venire a galla conversazioni eloquenti, che coinvolgono il ds Di Nicola dell'Aquila, l'attaccante Matteini (ex Empoli e Parma) , il ds Di Giuseppe del Teramo, il mediatore Pesce , il consulente Barghigiani del Savona e l'allenatore Corda del Barletta .

A questo punto se tutto il quadro verrà delineato, si apriranno nuovi clamorosi scenari, con l'Ascoli in primis a far valere i propri diritti, essendo arrivato al secondo posto in classifica, proprio alle spalle del Teramo .

 

 

Tutto è successo a due giornate dal termine del campionato di Lega pro, con il Teramo che doveva andare a giocare sul campo del Savona, mentre nell'ultimo turno ci sarebbe stato il big match contro l'Ascoli, un vero e proprio spareggio promozione .

Alla luce degli elementi emersi, delle intercettazioni, della somma di 30mila euro per realizzare la combine con parte della squadra ligure, è chiaro che qualcuno nel Teramo aveva paura di perdere il primato, sentendo il fiato dell'Ascoli sul collo , la cui tifoseria sarebbe arrivata in massa nel match decisivo .

Con la vittoria a Savona invece, tutto sarebbe stato facile, trasformando la partita contro i bianconeri in una gara di fine stagione e senza assilli, ma prima o poi le verità vengono a galla, è solo una questione di tempo (onore ai 2 giocatori del Savona , contattati da Matteini e che rifiutarono la proposta di combine) .

 

 

Il capo squadra mobile di Catanzaro, ha dichiarato che il lungo lavoro ha portato alla conclusione che la combine c'è stata, dunque la domanda che mi pongo e che si porranno in tanti ora è : Chi risarcirà l'Ascoli per una classifica a questo punto da riscrivere?

I protagonisti di questa brutta vicenda dovrebbero farsi un esame di coscienza, guardarsi allo specchio ed avere il coraggio e la dignità di raccontare come sono andate le cose, lo devono ai tifosi del Teramo che meritano chiarezza ed a quelli dell'Ascoli, che ora vogliono giustizia.