Il Trentino Alto Adige, durante il freddo mese di Dicembre, lo immaginiamo come un gigantesco mercatino di Natale in cui mi mescolano i profumi della cannella, gli aromi delle tazze fumanti di vin brulè, le luci delle casette di legno addobbate a festa, le dolci note dei canti natalizi, le tinte colorate della lana dei berretti e delle sciarpe, la fraganza di un appena sfornato Brezel con lo Speck. Un'atmosfera idilliaca che ti proietta in quella festa conosciuta in tutto il globo come il Natale.

 

Ebbene, è proprio in un campo di gioco di seconda categoria immerso nel verde della Val di Sole che si affrontavano Vermiglio e Ozolo Maddalene, società nata lo scorso luglio per la fusione del Monte Ozolo e le Maddalene. 

Quando al 70' sul risultato di 0-1 l'arbitro Sandu Maxim ha espulso il quinto giocatore dell' Ozolo Maddalene per reiterate bestemmie, forse non sapeva di stare per diventare protagonista di un nuovo guinness dei primati. 5 giocatori finiti anzitempo sotto la doccia, più il direttore sportivo Urmacher e l’allenatore Fellin, costituiscono un vero e proprio record.

 

La notizia, balzata subito agli onori della cronaca, è senza precedenti.  Nervosismo gratuito o deliri di onnipotenza dell'arbitro? L'opinione pubblica è spaccata. Attestati di solidarietà sono giunti copiosi in Sud Tirol da tutte le taverne d'Italia, con picchi di concentrazione tra il Veneto e l'Emilia Romagna. Ferme condanne inneggianti allo scandalo da parte della stampa nazionale. 

 

Cerchiamo di manterere i piedi per terra. L'espressione blasfema nello sport, e il nostro collega Alan in questo articolo ne ha fatto un excursus completo, è , con il beneplacito del team ispettivo dei non udenti, punibile perché è considerata come un illecito ammnistrativo "Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la Divinità, è punito con la sanzione amministrativa da euro 51 a euro 309".

 

Ma allo stesso tempo la bestemmia - giungano in mio soccorso tutti gli arbitri, specialmente quelli di categorie inferiori - è una delle espressioni che in un campo di gioco viene ripetuta con maggiore frequenza. Se davvero tutti gli arbitri adottassero il metro giudizio del succitato Maxim le partite terminerebbero nel giro di venti minuti scarsi. Si era parlato qualche mese fa di un cartellino azzurro che prevedeva la sospensione per 8 minuti del giocatore reo di aver bestemmiato. Ma la proposta del CSI non è stata ancora presa in considerazione. Semplicemente bisognerebbe ricorrere al tanto caro buon senso, come ha fatto notare l'allenatore Fellin: "l’arbitro deve usare il buon senso, le bestemmie erano appena udibili: i miei giocatori non sono animali''. E' possibile che proprio perchè poco udibili i giocatori siano stati puniti? Se le avessero urlate con convinzione forse sarebbero stati premiati?

 

Ironia a parte (certo dovrebbero spiegarci i giocatori del Vermiglio come non siano riusciti a ribaltare il risultato con 4 giocatori in più), bisognerebbe ricordarsi che tutto quello che accade in un rettangolo di gioco e che ovviamente non sfoci nella violenza, dall'eccessiva irruenza di un tackle all'imprecazione per un goal sbagliato, fa parte dello spettacolo chiamato Calcio. Privarsene sarebbe un po' come  rinunciare alla sigaretta dopo il caffè, almeno per me. 

 

Giovanni Migliore