Nella settima giornata di campionato al Sant'Elia di Cagliari andrà in scena una di quelle partite cosidette "per la salvezza". I padroni di casa si troveranno di fronte un'altra neopromossa, quel Crotone che finora non ha di certo entusiasmato nel suo primo impatto con la nostra massima divisione.
Tra i ventidue giocatori che scenderanno in campo dal 1' ce ne saranno diversi legati a doppio filo con la Juventus, Borriello, Isla e Padoin tra gli isolani, Palladino tra i crotonesi. Mentre Borriello, nonostante il gol Scudetto in quel di Cesena, ed Isla, riconosciuto universalmente come "pacco" rifilato dai Pozzo alla Vecchia Signora, hanno lasciato pochissima traccia nella storia juventina, gli ultimi due citati sono legati da un filo del caso, avendo indossato entrambi la maglia numero 20 dei bianconeri, e si sono conquistati più di qualche menzione, per episodi e storie diametralmente opposte
Arrivato alla Juventus appena diciottenne Raffaele Palladino viene inserito nell'organico della formazione "Primavera" con cui meraviglia tutti gli addetti ai lavori, per far maturare il giocatore la dirigenza bianconera decide di mandarlo in prestito prima alla Salernitana e poi al Livorno. Riportato alla base nel primo anno del post-Calciopoli aiuta la squadra bianconera ha ritornare in Serie A contribuendo con 8 reti in 25 presenze. Le prestazioni dell'attaccante originario di Mugnano di Napoli attirano le attenzioni di molte società anche internazionali, finanche a far circolare paragoni scomodi con Cristiano Ronaldo. Il punto di svolta della sua carriera alla Juventus arriva in una fredda sera del novembre 2007. La squadra bianconera, allora allenata da Ranieri, è di scena all'Olimpico di Torino per affrontare il Palermo di Barzagli ed Amauri; Palladino parte inizialmente in panchina per poi subentrare a Trezeguet nella ripresa, al 37' del secondo tempo le telecamere lo "pizzicano" mentre ha un clamoroso screzio con Del Piero, con il numero 10 che arriva a pochi centimetri dal volto di Palladino rimproverandolo ed intimandogli di smetterla con certi atteggiamenti. Nonostante le dichiarazioni di facciata, in cui entrambi dichiaravano di aver risolto la questione, "Palladinho" finisce ai margini della squadra, accumulando solamente 672' in campo nel resto della stagione sugli oltre 2000 a disposizione. Al termine del campionato la Juventus cede il cartellino in comproprietà al Genoa per una cifra di circa 5 milioni di Euro, senza tuttavia rinnovare la compartecipazione al termine della stagione 2008/09.

