La storia tra Simone Inzaghi e la Lazio è finita. O, almeno, quella professionale. Perché l'amore palesato dal tecnico per questi colori nella sua carriera è sotto gli occhi di tutti. Sembrata fatta per il rinnovo fino al 2024. Poi il clamoroso dietrofront, la rottura, l'Inter che lo 'scippa' a Lotito. Un finale non degno di un rapporto lunghissimo, tra i più duraturi nella storia del calcio non solo italiano. Condito da tanti trofei alzati al cielo, con le scarpette ai piedi prima e con la giacca a bordo campo poi.

I numeri di Inzaghi alla Lazio

Ben 22 anni insieme, per Inzaghi e la Lazio. Arrivato a Roma nell'estate del 1999, dopo l'ottima stagione da titolare a Piacenza (15 gol in 30 presenze), l'attaccante all'epoca 23enne arriverà a collezionare con i biancocelesti 196 apparizioni in tutte le competizioni (nel mezzo, due prestiti a Sampdoria e Atalanta piuttosto fugaci), a segnare 55 reti e a conquistare 1 Scudetto, 3 Coppe Italia, 2 Supercoppe italiane e 1 Supercoppa europea.

Poi, via all'esperienza in panchina: con la Primavera vince 2 Coppe Italia. E ad aprile del 2016 fa il definitivo upgrade, prendendo il posto di Pioli alla guida della prima squadra. A luglio sembra certo l'addio con Bielsa a un passo dalla Capitale, invece non se ne fa più nulla e prosegue la sua avventura in biancoceleste. Scelta migliore, da ambo le parti, non poteva essere fatta: Inzaghi è rimasto al comando della Lazio per 251 volte tra Serie A, Coppa Italia, Europa League e Champions League, con quest'ultima centrata e giocata nella scorsa stagione 13 anni dopo l'ultima volta per il club. Ha conquistato 1 Coppa Italia e 2 Supercoppe italiane, ha plasmato una squadra a suo piacimento, dandole un'identità chiara e un gioco per larghi tratti spumeggiante. Ora lo attende l'Inter: riuscirà a farsi apprezzare a 360 gradi anche a Milano?

Inzaghi (Getty)
Inzaghi (Getty)