C’è da ritrovarsi. Mentre il Sassuolo è alla disperata ricerca di punti per la salvezza, il Napoli ha soltanto l’obiettivo di ritrovarsi. Solo i più ottimisti, nemmeno così convinti, pensano che i partenopei abbiano ancora qualche possibilità di agganciare l’Europa che conta. In fondo, però, nel recupero di Reggio Emilia inizierà la fase finale dei conti con se stessi. E sarà lunga. Tanto quanto lo è stata l’ebbrezza di avvicinamento allo scudetto nella scorsa stagione. E la trasferta in Emilia Romagna fu una tappa simbolica.

Due prodezze di Kvara e Osimhen furono la doppia firma sul dominio azzurro. Adesso entrambi non godono della stessa tranquillità mentale. Uno prossimo alla partenza e un altro in una pena di sé che è l’emblema dello smantellamento collettivo. Il Sassuolo ha battuto il Napoli soltanto due volte. I precedenti sono nettamente dalla parte degli azzurri. Stavolta, però, la sensazione che sia tutto in discussione è palpabile. E il Napoli, fino a questo momento, ha saputo ritrovare energie e compattezza, neppure con così tanta costanza, soltanto nelle gare di Champions. Il Barcellona aspetta, e sarà la gara di una disperatissima quanto complicata svolta.

Calzona col Sassuolo potrà contare nuovamente su Di Lorenzo, mentre Mario Rui potrebbe giocare sulla fascia sinistra a supporto di Kvara. Il georgiano sogna le vecchie sovrapposizioni del terzino del Napoli. in mediana Traorè potrebbe essere schierato dal primo minuto. Un ex di lusso che nessuno sa se e quanto rientrerà nei piani del Napoli per il futuro. Per adesso all’ombra del Vesuvio sperano che lo sia per il presente. In attacco Osimhen cercherà di continuare a tracciare la via del gol che dal suo rientro sembra essere stata un po’ più ritrovata. Ma con molta molta fatica. Il nigeriano è andato a rete con Barcellona e Cagliari. I suoi gol servono al Napoli come non mai. 

Bigica ha assolutamente necessità di fare risultato. Petersen e Doig avranno il compito di fermare Politano e Kvara, mentre Lipani e Matheus Henrique formeranno la mediana bassa con Volpato e Laurienté esterni offensivi a supporto della punta centrale. 

Il terreno di gioco del Mapei Stadium sarà pesante. La gara Reggiana-Sudtirol disputata a ridosso del recupero tra Sassuolo e Napoli non avrà di certo aiutato il recupero di un campo che nel periodo invernale soffre delle condizioni atmosferiche. Per questo non è da escludere che il copione tattico potrebbe essere condizionato da un’erba più pesante e meno adatta a favorire le doti tecniche dei giocatori più raffinati. E il Napoli dopo il Sassuolo dovrà affrontare la Juventus.

Al di là di considerazioni ipotetiche, agli uomini di Calzona dovrà interessare un solo aspetto. Quello rappresentato dalla possibilità di disputare una partita convincente seguita da un risultato altrettanto convincente. Le due ultime uscite di campionato hanno deluso non poco. Dall’altra parte il Sassuolo non può permettersi di perdere un’altra gara. La classifica vede i neroverdi in una situazione molto rischiosa. Il campionato per questo è ancora lungo. Ma si sa che certe pieghe, se durature, possono diventare pericolose.