Che il 2017 sarà l’anno della rifondazione in casa viola ne sono convinti in molti: via l’allenatore, via alcuni senatori (Gonzalo Rodriguez, Badelj) e di altri il futuro è in bilico (Ilicic, Bernardeschi). Tra questi c’è anche il nome di Nikola Kalinic, già vicino alla cessione lo scorso gennaio, quando il Tianjin di Fabio Cannavaro era pronto a offrire 45 milioni per il croato. Poi tutto saltò e i Della Valle scelsero di proseguire con il bomber croato fino a fine stagione, visti gli obiettivi della squadra in campionato ed Europa League. 

Nel frattempo il rendimento di Kalinic è andato in netto calando: il suo ultimo gol risale al 19 marzo contro il Crotone e la sua fantamedia è scesa vertiginosamente, causa anche l’espulsione rimediata nel derby di Pasqua contro l’Empoli, che lo ha costretto a star fuori contro l’Inter e a saltare anche la prossima gara contro il Palermo, per la rabbia dei tifosi e dei fantallenatori.

La delusione di Kalinic contro l'Empoli (Getty)

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Ma per un Kalinic che scende, c’è un Khouma Babacar che sale. Il senegalese sta trovando continuità di prestazioni, mettendo spesso la zampata vincente sul finale di gara e dando punti preziosi alla Fiorentina. Finora sono già 9 gol in 17 partite, di cui soltanto 10 giocate da titolare, con una fantamedia di “8”, da vero top di ruolo e nessuna voglia di fermarsi. Se questa non è la stagione della consacrazione, poco ci manca...   

Le statistiche offensive di Babacar (Opta)

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Il grafico di Babacar (Redazione Napoli)

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Se la Fiorentina può sorridere gran parte del merito è del bomber classe ’93. Partito dal ruolo di vice-Kalinic, Babacar ha sovvertito le gerarchie a suon di gol (4 nelle ultime quattro gare di campionato), compresi i due rifilati all’Inter nel rocambolesco 5-4 dell’ultima giornata, che ha lanciato i viola a -3 dal sesto posto del Milan, bloccato in casa con l’Empoli.
Un killer d'area di rigore.

La pagella di Babacar contro l'Inter (Redazione Napoli)

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Il senegalese si è preso la maglia da titolare e non ha alcuna intenzione di mollarla da qui a fine stagione, per una rimonta verso quel 6°posto che vorrebbe dire preliminari di Europa League. Un traguardo che avrebbe del miracoloso, viste le difficoltà di questa stagione, con l’eliminazione europea per mano del Borussia Mönchengladbach che sembrava aver dato il colpo decisivo alle speranze della curva Fiesole. 

La strada è tracciata: poco importa chi sarà l'allenatore della Fiorentina nel prossimo anno, se Sousa, Pioli o Di Francesco. Babacar c'è e ci sarà ancora. 
Parola del Khouma.