L’ultima vittoria in campionato del Napoli risale al 2-1 nei minuti finali col Verona. Quasi un mese. Nella stagione dello sconvolgimento i partenopei non hanno mai trovato il modo di inanellare una serie positiva di risultati. La continuità è mancata quanto tutto il resto. E Cagliari-Napoli, gara molto sentita su sponda sarda, torna per concedere agli azzurri l’ultima occasione, anche in vista del recupero col Sassuolo di mercoledì.

La zona Champions per il Napoli è sempre più lontana. Forse è irraggiungibile. Troppi punti rispetto a squadre che corrono di più. E gli uomini di Calzona hanno bisogno di ritrovare convinzioni e motivazioni al di là della classifica, soprattutto per rinvigorire il coraggio necessario per affrontare la partita più importante, quel ritorno col Barcellona che ha un po’ il sapore della disperata ricerca di una rivincita soprattutto con se stessi.

Il Cagliari naviga in brutte acque. Un solo punto nelle ultime cinque gare. Un penultimo posto che impone la necessità di non perdere. Il contatto con la zona salvezza non è lontano, ma di fatto i cagliaritani sono loro ad essere distanti da un rendimento che li candidi come favoriti per l’obiettivo permanenza. La partita con un Napoli non irresistibile e le motivazioni di fondo potrebbero regalare ai sardi un risultato utile a rilanciarsi per uscire dalle zone bassissime della graduatoria.

Col Barcellona si è visto un Napoli a tratti timoroso, poi prudente e poi inaspettatamente intraprendente fimo alla possibilità di conquistare una vittoria che alla vigilia pareva inimmaginabile. Calzona si è presentato col fine della sostanza. Si vedrà se anche in campionato il suo intervento riuscirà a mostrare un Napoli con più idee e maggiore concretezza.

A Cagliari non ci sarà Di Lorenzo. Mazzocchi e Olivera si occuperanno delle rispettive corsie laterali, mentre Anguissa, Lobotka e Zielinski andranno nuovamente a ricomporre la mediana delle meraviglie della scorsa stagione. In attacco ricomposto il tridente Politano, Osimhen, Kvaratskhelia. Ranieri dovrebbe affidarsi a un 4-3-1-2 che in fase difensiva potrebbe compattare gli uomini in una più prudente copertura. L’ex Gaetano si è subito affermato in un Cagliari che ha bisogno di maggiore qualità. Nandez e Augello saranno i due terzini, mentre Viola giocherà a sostegno delle due punte Luvumbo e Lapadula.

Il Cagliari è una squadra che tende a distendersi in velocità grazie alla spinta dei suoi fluidificanti e alla rapidità del trequartista e della seconda punta. Se i sardi dovessero allungarsi, per il Napoli potrebbero aprirsi spazi utili. Soprattutto per il rientrante Osimhen. È chiaro che Ranieri non sarà disposto ad aprirsi per rischiare di lasciare metri ai reparti offensivi del Napoli. Il rientro di Olivera sembra aver garantito maggiore solidità alla fascia sinistra. Mentre gli azzurri hanno la necessità di ritrovare una manovra offensiva più imprevedibile ed efficace. Con l’attaccante nigeriano in campo questa possibilità aumenta sia in palleggio che in ripartenza.

Tuttavia, al di là di ogni lettura tattica, sia al Cagliari che al Napoli servirà una vittoria. Soprattutto per gli ospiti un risultato diverso significherebbe l’allontanamento definitivo dalle speranze di qualificazione per la zona Europa.