L'Inter ha vinto lo scudetto 2023/2024. Una stagione esaltante, in cui i nomi distintisi in positivo per i fantallenatori non sono mancati. Difficile, insomma, che qualcuno si sia pentito di un giocatore azzurro nella propria fantasquadra di quest'anno.
Eppure, nella gloria eterna della vittoria finale, qualche nota stonata, al Fantacalcio, è arrivata: tre giocatori deludenti che in relazione alle aspettative e alle valutazioni di inizio anno, in sede d'asta, hanno rappresentato un piccolo rimpianto in una stagione più soddisfacente per altri che per loro.
E tu, fino in fondo, ti sei un po' pentito di averli acquistati?
Tre delusioni dell'Inter al Fantacalcio 2023/2024
- PAVARD - Neanche il tempo di arrivare che ha subito messo le cose in chiaro. "Farò il difensore centrale e non l'esterno a tutta fascia". Detto, fatto. Inzaghi ha recepito il messaggio e lo ha utilizzato esclusivamente in quella posizione. Che, se da un lato è stato un vantaggio vista la concorrenza che avrebbe avuto da esterno, dall'altro ha abbassato la soglia attesa di bonus. Così come poi è accaduto. A parte qualche buon voto, infatti, ha dato un contributo decisamente parziale ai fantallenatori. Da pezzo pregiato dell'asta di riparazione a un oggettivo anonimato, specie rapportato al prezzo: la storia si è ripetuta ancora.
- BARELLA - Il metro di paragone è piuttosto recente e immediato. Il Barella versione 22/23 è stato in grado di regalare 6 gol e 6 assist, un bottino decisamente più risicato nell'anno del Tricolore. Un paradosso? Chissà. Fatto sta che chi l'ha preso all'asta come pezzo pregiato si è dovuto ricredere abbastanza in fretta. L'anno scorso l'ex Cagliari ha chiuso con una fanta-media piuttosto vicina al 7, stavolta siamo decisamente sotto.
- ARNAUTOVIC - L'addio al Bologna con direzione Inter portava con sé un prevedibile downgrade dal punto di vista dell'appetibilità al Fantacalcio. La doppia cifra dell'anno scorso in rossoblù era difficilmente replicabile a Milano, visti le gerarchie e il minutaggio atteso. Lui, però, non solo non ha pareggiato lo standard felsineo, ma non si è neanche lontanamente accostato. Eppure di chance ne ha avute: alle spalle di Lautaro e Thuram, in effetti, c'erano solo lui e Sanchez. Al netto dell'infortunio di inizio stagione che gli ha fatto saltare 8 partite, di presenze ne ha collezionate. Pochissime (bisogna dirlo) dal 1', ma comunque una serie di spezzoni corposi li ha messi a referto. Era quanto meno lecito attendersi qualcosa in più.