Correva l’estate del 1999 quando Luciano Gaucci - che in quel periodo spopolava col Perugia dei miracoli, prima di spopolare nei faldoni delle procure - travolto delle sue (s)manie di prime volte, decise di lanciare la prima allenatrice donna del calcio professionistico italiano, affidando la panchina della sua seconda squadra di proprietà, la Viterbese, a Carolina Morace. In realtà l’avventura sarebbe durata poche settimane e io posso vantare di aver assisitito di persona ad una delle poche partite di quella Viterbese con la Morace in panchina, perché venne a giocare un’amichevole nella mia città. E più che di una Cavese anonima che vinse 1-0 o di un Fabio Liverani alle prime armi, mi restò il ricordo di quell’allenatrice che, dopo la partita, dovette intrattenersi per un bel po’ a bordo campo nell’attesa che i suoi calciatori facessero la doccia.

 

Tempo dopo, Gaucci tentò di tesserare una calciatrice per il Perugia, ma la cosa si concretizzò. Negli anni successivi, Rosella Sensi e Barbara Berlusconi sono state più donne-immagine, figlie di cotanti padri, che presidentesse, e la Menarini a Bologna una meteora. Niente di tutto ciò nella nostra lega. Noi abbiamo fatto sul serio. 

Siccome da dieci anni abbiamo una maledizione, quella del decimo concorrente, che puntualmente si rivela un flop e ci lascia per divergenze di vedute o mancanza di stimoli, ad agosto - e me ne vanto – pensai bene di proporre un posto in lega ad una ragazza, tenendola nascosta agli altri partecipanti fino alla sera dell’asta. 

Caro panorama del fantacalcio italiano, ti presento Sara, medico emergente di livello abbastanza sopra la media, che appena si è trovata in mano ventotto calciatori da selezionare, è entrata immediatamente nel tunnel e, siccome le avevo detto che sarebbe stata una sorpresa per gli altri, ha cominciato la sua avventura battezzando la sua squadra The Surprise. E lo è stata di nome e di fatto. 

 

Primi di settembre. Nelle prime battute, i calciatori sembrano volersi adeguare alla vocazione professionale della loro fantamanager e così i vari Balzaretti, Castan, Strootman , Caceres, Marchese, Estigarribia, senza tralasciare la successiva varicella di Saponara, vanno a popolare l’infermeria piuttosto che il rettangolo verde. Ma in compenso ci sono due vecchietti terribili sui quali nessuno avrebbe mai puntato un credito: Mauri e Brienza cominciano a infiammare l’ambiente. 

Alla prima asta di riparazione, Sara riesce ad evitare il bidone Torres – anche grazie all’avidità di attaccanti del famigerato Battaglia, che  spende oltre 300 crediti per el Nino – ma è a poche ore dalla chiusura del tempo utile per gli scambi, che piazza il suo capolavoro, ancora ai danni di Battaglia. Il nostro puntòmane, resosi conto di  non poter mandare in campo undici attaccanti, decide di sacrificarne uno e così, tra le accuse generali di approfittatore e marpione, ottiene da Sara El Kaddouri. Ma il percorso inverso lo fa Miroslav Klose. E’ la svolta. Il panzer parte già abbastanza bene e quando, dopo l’infortunio di Djordjevic, non ha più rivali, si scatena e comincia a segnare a raffica. 

 

Dal mercato invernale, intanto, arrivano Mario Rui, Acerbi, Gonzalez e Saponara. The Surprise tiene ancora fede al suo nome: dopo aver mantenuto senza patemi il centro classifica nella prima parte di stagione, spicca il volo. Vince, è inarrestabile, resta imbattuta con Peppe vincitore del campionato, arriva a tre punti dal primo posto a otto giornate dalla fine. Lo chiuderà al quinto posto (su dieci), a soli quattro punti dal podio, solo per colpa di un calendario infame che le farà subire in media tre-quattro gol a giornata nel rush finale.

 

Ehm, per colpa anche di qualcun altro…Quando ormai questo fantaracconto era già pronto per celebrare il suo terzo posto o almeno la vittoria dei play off , me lo sono rovinato da solo, aggiustando in compenso il mio finale di stagione. Prima dell’inizio del posticipo Lazio – Inter  e con ancora Mauri e Klose nell’arco, The Surprise mi ha praticamente battuto. Siamo 73 – 71, ma c’è un signore che mi vuole bene:  mentre ritualmente mi astengo dal seguire la partita, Massa da Imperia  fa fuori Mauricio e Marchetti alla Lazio: dopo il primo rosso, Pioli cambia Mauri (peraltro ammonito) ; dopo il secondo, richiama in panchina Klose. 

5 e 5,5 e il pareggio finale costa il podio a Sara. E non contento, due settimane dopo, la elimino dai play off (che poi, per compensazione degli dei, perderò per il gol in fuorigioco di Belotti a Roma al 94’…), battendola 66 – 65.5 grazie ad un insperato assist di Ibarbo nel Monday-derby e all’abbassamento del voto proprio dell’eroe Klose all’ultimo sussulto prima dell’ufficialità. E aveva in panchina i gol di Pucciarelli e Magnanelli. 

 

Ma se questo è stato l’esordio, che succederà l’anno prossimo? Trema Belloli, anche nel calcio (e nel fantacalcio) il futuro é delle donne!

 

Mariano Manuel Bartiromo - La mia Lega Fantagazzetta

 

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