Una delle finali anticipate che il sorteggio ha riservato al tabellone degli ottavi di Champions League. Paris Saint Germain-Bayern Monaco fu già finale nell’anno della pandemia, con l’1-0 per i tedeschi nel silenzio di Lisbona. Allora la coppa fu giocata in uno spazio unico. Tutta la fase finale in Portogallo. Il resto d’Europa a restare a guardare. E il Paris non colse la tanto attesa opportunità del trofeo che i francesi inseguono da anni.

L’anno successivo, ai quarti fu nuovamente Bayern-Paris, stavolta coi transalpini ad avere la meglio per una rivincita che, però, non valse ugualmente la conquista finale del trofeo. I parigini sarebbero poi stati eliminati in semifinale dal Manchester City. A proposito di chi insegue da anni la vittoria della massima competizione europea.

Ora che il calcio, un continente, un pianeta intero hanno ripristinato il pieno contatto con le cose e tra le cose, l’edizione 2022\2023 riassume il suo fascino ulteriore e definitivo. E agli ottavi è già sfida tra grandissime. Non sotto stelle serene, però. Il Paris deve fare i conti con l’infermeria e con qualche mugugno di troppo a causa della sconfitta in campionato col Monaco. I tre gol subiti nel principato non hanno fatto piacere alla tifoseria e allo spogliatoio. I media incalzano con voci di tensioni interne e nei rapporti con i supporters francesi, mentre Galtier contempla un undici in cui i recuperi di Mbappè e Messi saranno al limite della sostenibilità, col francese non ancora certo della sua presenza.

La storia della finale e del mondiale 2022 gioca tutta a Parigi, ma i francesi potrebbero non godersela tutta in questa doppia sfida che negli equilibri dell’intera competizione si annuncia non poco incisiva. L’unica certezza è che una tra le grandi favorite sarà eliminata. E per evitarlo servirà esprimere il massimo del potenziale.

Nagelsmann neppure può dormire sonni tranquilli, a causa di alcune assenze molto importanti. Hernandez, Neuer e Manè non sono calciatori ai quali poter rinunciare a cuor leggero. Per il resto, il Bayern dovrebbe schierarsi col solito 3-4-2-1. Cancelo e Davies esterni, con Kimmich in regia dietro la coppia di trequartisti Sané e Musiala, a loro volta a sostegno della punta Choupo-Moting.

Il PSG dovrebbe affidarsi ai soliti punti fermi in difesa, con Sergio Ramos e Marquinhos, Hakimi a cercare di impadronirsi della fascia da cui provengono molte azioni dei francesi, Verratti in cabina di regia, con Messi e Neymar in attacco. In attesa che le condizioni di Mbappè sciolgano i loro dubbi. Il 3-5-2 dei francesi potrebbe produrre un tema tattico in cui la linea mediana risulterebbe piuttosto affollata. Considerando mediani, esterni e trequartisti, tra le due trequarti opereranno quasi due terzi dei calciatori in campo. E visto il livello tecnico, saranno determinanti le condizioni atletiche e le scelte degli allenatori a gara in corso.

Da una parte la solidità tattica dei bavaresi, dall’altra l’imprevedibilità delle individualità del PSG. La storia recente dice che è quasi impossibile fare previsioni. E che i confronti precedenti si sono sempre caratterizzati per grande equilibrio. Stavolta, però, i protagonisti mondiali giocheranno dalla stessa parte. E il Bayern lo sa.