Non era ancora caduto il muro quando per la prima volta Germania e Italia si affrontarono in una fase finale dei Campionati Europei di Calcio. Per l'esattezza, la Germania era la Germania Ovest, paese ospitante dell'edizione dell'88. Alla partita inaugurale rompe il ghiaccio Donadoni che ruba palla a Matthaus e regala un facile pallone a Mancini, solo da buttare dentro.

Passano pochi minuti quando l'arbitro regala una punizione in area alla Germania punendo Zenga per aver fatto troppi passi in area con il pallone fra le mani. Littbarski per Brehme, tiro ciccato che si infila nell'angolino. Finisce in parità. Entrambe le squadre passarono il girone per poi perdere in semifinale contro Urss e Olanda. Poi il gol di Van Basten in finale fa precipitare le gare precedenti nell'irrilevanza.

Le due squadre si affrontano di nuovo nel 1996. La Germania è unita e prima nel girone dell'Italia, costretta a vincere l'ultima partita con i tedeschi. Casiraghi si conquista un rigore, ma Zola si fa ipnotizzare da Kopke che caricato dice no anche ai tiri di Fuser e Donadoni. L'espulsione di Strunz non aiuta l'Italia che sarebbe anche qualificata se non fosse che la Russia non mantiene il 3-2 contro la Repubblica Ceca, segna Vladimir Smicer, uno che se ne intende di 3-3 amarissimi.

Arriva il 2012 ed è una semifinale a mettere di fronte azzurri e teutonici. Prandelli punta tutto su Cassano e Balotelli e i due non lo tradiscono quando si prendono gioco rispettivamente di Hummel e Badstuber e confezionano l'1-0. Poco dopo ancora Balotelli su lancio di Montolivo saluta tutti, infilza Neuer e mostra i muscoli: la sua esultanza è ancora protagonista su tutti i social. Sicuramente è durata più della sua carriera. Il rigore di Ozil non intacca il trionfo azzurro.