Per coronare l’ottima stagione fin qui disputata la Lazio deve centrare l’obiettivo Europa League. Per farlo deve tornare a fare punti dopo averne persi 5 per strada nelle ultime due giornate. Il Palermo, fallita l’ennesima occasione di recuperare terreno contro un avversario abbordabile come il Bologna, ha mollato e cercherà di limitare i danni durante la trasferta romana.

FORMAZIONI: per scardinare la difesa del Palermo Inzaghi sceglie Keita dal primo minuto al fianco di Immobile e per la prima volta opta per la difesa a 3 formata da Wallace, De Vrij e Hoedt. Nel 3-5-2 gli esterni di centrocampo sono Felipe Anderson e Luli?, mentre in mezzo agiscono Parolo, Biglia e Milinkovi?-Savi?. Anche Bortoluzzi opta per lo schieramento a 3 davanti a Posavec (preferito a Fulignati); ritornano dal primo minuto Goldaniga e González, risiedono in panchina Andelkovic e Cionek. In mezzo si rivede anche Gazzi con conseguente panchina per Bruno Henrique. In attacco dietro a Nestorovski l’inedita baby coppia Sallai-Lo Faso.

PRIMO TEMPO: la Lazio è un animale affamato, il Palermo un timido agnellino. Al minuto numero 8 apre il match Ciro Immobile che di testa deve solo depositare in rete una perfetta torre di De Vrij; dopo nemmeno 60 secondi l’attaccante di Torre Annunziata raccoglie un passaggio all’indietro di Milinkovi? Savi? e di destro fulmina Posavec; se a Ciro bastano appena 60 secondi per segnare una doppietta e spaccare in due il match, a Keita servono invece 5 minuti per mettere a referto una tripletta. Al 21’ da solo ubriaca l’imbambolata difesa rosanero e fissa il punteggio sul 3-0; dopo 4’ minuti si procura e trasforma un penalty per fallo folle di Morganella da dietro; al 26’ il senegalese servito alla perfezione da un tacco di Immobile trafigge Posavec per la quinta volta. Famelica e agguerrita la Lazio, Palermo non pervenuto. Per rispetto dell’avversario la Lazio si ferma e il primo tempo scivola via con la notizia del vantaggio dell’Empoli sul Milan che affossa i rosanero e fa gioire i tifosi laziali sugli spalti.

SECONDO TEMPO: Inzaghi lascia il diffidato Parolo negli spogliatoi e concede minutaggio a Lukaku. Bortoluzzi che nel primo tempo aveva tolto Sallai per Bruno Henrique lascia tutto inalterato. Dopo Immobile e Keita, tocca all’insospettabile Rispoli fare la parte del leone. Al capitano rosanero bastano 5 minuti per segnare la sua prima ed incredibile doppietta in Serie A che non riapre la partita, ma quantomeno scuote una squadra allo sbando. Al 47’ in sospetta posizione di fuorigioco su un filtrante di Nestorovski deviato da De Vrij buca Strakosha; dopo 5 minuti va in pressione su un retropassaggio criminale di Hoedt e sfruttando una carambola con Strakosha in uscita sigla il gol del 5-2.  Dopo il moto d'orgoglio del capitano rosanero non succede più nulla: la Lazio è appagata, il Palermo non ha la forza per offendere più. Ad un minuto dal termine Crecco, subentrato a Milinkovic, partecipa alla festa siglando il suo primo gol in Serie A sfruttando una corta respinta di Posavec.

Vittoria convincente dei padroni di casa a cui basta solo un tempo per archiviare la pratica. Pessimo il Palermo, ormai mentalmente (e quasi matematicamente) in Serie B.