7 giornate sembrano poche ma non lo sono. E’ gia quasi il 20% di campionato e quasi il 50% di questa “apertura 2022” che si concluderà con l’inizio del Mondiale.

7 giornate sono sufficienti per capire che il Napoli e il Milan, con la loro identità di gioco, sono le squadre piu belle da vedere e piu pronte per affrontare la Champions League. Pioli e Spalletti, il secondo nonostante una squadra molto rinnovata, sono già a buon punto del loro lavoro.

Atalanta e Udinese si sono prese i riflettori con una partenza sprint. Gasperini ha ribaltato la Dea. Dopo averla portata in alto con l’attacco, ora lo sta facendo con la difesa. In molti gli contestano la mancanza di trofei, che è un falso problema. Il lavoro col Genoa e soprattutto a Bergamo, lo certifica come un grandisssimo tecnico. Quello che punta a diventare Sottil a Udine dopo tanta gavetta. La squadra è validissima soprattutto a centrocampo. Ma sta facendo cose egregie a tutti i livelli ed in tutti i reparti.

Lo scalpo di Inter e Roma sta li a dimostrarlo. Le romane stanno facendo il loro, sia Mou che Sarri hanno rose migliorate. Devono lottare per la zona Champions e lo faranno. Solo che non devono tralasciare le coppe dove entrambe hanno avuto una brutta caduta. Qualche scenata in meno e un pò di concentrazione in più potrebbero aiutare sicuramente.

Le vere note dolenti sono le partecipanti al derby d’Italia. L’Inter ha sgretolato le certezze di 9 mesi fa. Ma pur passando da Ranocchia (in bocca al lupo a proposito) ad Acerbi, da Vidal a Miky e da Sanchez a Lukaku, non ha trovato continuità e perso la sua forza sia offensiva che difensiva. Oggi è piena di equivoci. Situazione recuperabile, ma grave.

Sembra irrecuperabile, invece, quella della Juventus. Che di certezze non ne ha dall’addio di Marotta. Da quel momento sono state indovinate pochissime scelte. Dirigenziali, di mercato e soprattutto tecniche. Allegri si è perso tra dichiarazioni in contraddizione e una qualità di gioco mai decollata in 13 mesi. Nella sua prima avventura bianconera, lo hanno salvato i risultati. Già dall’anno scorso invece, non sono arrivati neanche quelli. La grande differenza è, rispetto al passato, che anche la gestione del gruppo schricchiola paurosamente e ritornare in corsa diventa dura. Soprattutto in Champions dove la Juve rischia di subire la peggiore eliminazione della sua storia.

7 giornate. E sembrano 7 mesi.