Per il terzo anno consecutivo la Juventus si presenta negli ottavi di finale di andata della Champions League e per la terza volta la prestazione non solo non ha portato un pareggio o una vittoria, ma è stata priva di impatto mentale, di voglia e soprattutto di qualità. Una squadra che cerca di palleggiare e imporsi ha bisogno soprattutto di quello, ma nella Juve, soprattutto a centrocampo, se ne trova poca.

L’infortunio di Arthur (come anticipato due settimane fa problema complesso) non permette di fare gioco in mezzo e la contemporanea assenza di Bonucci, toglie qualità anche al possesso difensivo. Unito a questo l’imprevedibilita’ di Cuadrado manca come il pane. E se per costruire e fare gioco rimangono Rabiot e Bentancur diventa complicato vedere una squadra brillante.

Ronaldo non salta una partita da quattro mesi e lo si vede chiaramente nell’assenza di brillantezza e guizzi. A parte Chiesa, quasi tutti stanno rendendo meno delle attese. Il calendario è perfetto per ripartire: Crotone, Verona e Spezia prima di rigiocare col Porto. La cosa migliore del Dragao è stata il risultato basta un 1-0 per passare. Ma serve di più, serve cambiare atteggiamento in primis: due gol al primo minuto dei due tempi, non è accettabile da una squadra come la Juventus. E serve ritrovare la forma migliore negli uomini chiave. Dopo Inter Juve di campionato, è la seconda grande partita completamente sbagliata. Due indizi fanno quasi una prova, da oggi in poi è vietato sbagliare. Anche per Pirlo, che però non era Lione l’anno scorso e non era a Madrid due anni fa. Quindi forse il problema non è in panchina.