Un anno fa dopo l’eliminazione contro il Barcellona B, sempre a San Siro, l’Inter di Antonio Conte meritava appalusi. Era in un girone complicatissimo, con appena 4 mesi di lavoro del nuovo allenatore, aveva giocato due super partite a Dortmund e Barcellona, e in campionato dopo 15 giornate ne aveva vinte 12, era in testa, aveva la miglior difesa del campionato e si intravedeva una crescita che avrebbe portato la squadra al secondo posto sia in campionato che in Europa League.

Un anno dopo l’eliminazione a San Siro è arrivata puntuale al sesto turno. Terzo anno consecutivo. Stavolta per mano di uno Shakhtar, rinunciatario e triste a tal punto da non provare ad arrivare secondo, pur di rimanere terzo. Con questo Shakhtar, che ha preso 10-0 dal Borussia Moenchengladbach, non dal Brasile del ‘70, l’Inter ha segnato 0 volte in 180 minuti. Con questo Shakhtar, terrorizzato dal superare la metà campo, l’Inter ha tenuto bloccati tre centrali per 180 minuti. Con questo Shakhtar, corto ma superabile con lanci di qualità, Eriksen ha giocato 20 minuti tra andata e ritorno. Con questo Shakhtar, non si può uscire e soprattutto non fare nemmeno terzi.

La difesa in campionato non è la prima ma la sesta. La serenità dopo il patto forzato estivo non sembra esserci. In sostanza l’Inter era più squadra 12 mesi fa. E ha aggiunto Young, Darmian, Hakimi, Perisic, Nainggolan e Vidal. Ad una rosa già eccezionale. Certo qualche cosa avrà sbagliato la società, sicuramente non tutti sono stati a bordo della nave nella tempesta, altrettanto sicuramente i calciatori non hanno reso al meglio.

Ma alcuni interrogativi restano anche e soprattutto per l’allenatore:
- il 352 è obbligatorio e irrinunciabile?
- Eriksen come è passato da top player della Premier a giocatore da 3 minuti a partita?
- Vidal, richiesto a gran voce, era proprio l’uomo giusto?
- perche’ in Champions League la media punti e’  1,38 a partita con squadre come Juventus Chelsea e Inter?

Lo scudetto è possibile. La rosa dell’Inter è di altissimo livello. Antonio Conte ha dimostrato con Juventus, Chelsea e Italia di essere un allenatore formidabile. Ma dopo 18 mesi di Inter, tra spesa e resa, il bilancio non può essere considerato in attivo. Anzi...