Una divertente diretta Instagram sul nostro profilo, protagonisti il nostro capitano, Riccardo Trevisani, ed il centrocampista del Cagliari, Luca Cigarini. Grande appassionato di Fantacalcio, l'ex di Atalanta e Napoli, tra le altre, ha dichiarato: "Fantacalcio? Mi è sempre piaciuto sin da quando ero bambino, le prime volte lo facevamo in tre, con papà e mio fratello, e mi facevano prendere Zidane altrimenti non giocavo. L'ho fatto sempre, con gli amici d'infanzia o con i compagni di squadra. Mi ha tenuto sempre unito ad amici di una vita, è una cosa per me sacra".

I COLPI AL FANTACALCIO - "Bomber al Fantacalcio? Quale fantacalcio, ne faccio tanti (ride, ndr). Quest'anno io e Viviano abbiamo puntato su Immobile e ci abbiamo preso alla grande, ma il giocatore di cui sono follemente innamorato è Ilicic. Attualmente per me è il giocatore in Italia più forte".

LA QUARANTENA - "Il cappello? E' dovuto alla chiusura dei parrucchieri (ride, ndr). Questa quarantena va, vediamo la luce in fondo al tunnel. Bundesliga? Dopo due mesi qualsiasi partita di calcio si vede. Ora stavo vedendo la finale di Atene di Champions del 94'. A proposito, ma Donadoni che giocatore era? Nel grande Milan si parla dei soliti nomi, ma ho visto alcune partite di Donadoni anche dei Mondiali del 94', un giocatore pazzesco".

L'ESPERIENZA AL SIVIGLIA - "Diciamo che doveva essere una tappa fondamentale della mia carriera, ci sono andato dopo un anno di Napoli, dove le cose sono andate abbastanza bene, ma non proprio come volevo. Magari ero giovane, non ero ancora all'altezza di quei palcoscenici, quella è stata la prima batosta che ho preso. A Siviglia dopo due mesi in cui le cose erano andate abbastanza bene nonostante l'eliminazione in Champions, giocavo ma non ero al massimo della forma. Poi è cambiato l'allenatore e da lì è nata la vita turistica".

IL GOL PIU' BELLO - "Gol più bello a Napoli-Milan? Sì, decisamente".

CAGLIARI - "Mi sta scadendo il contratto, ma al momento è poco opportuno parlare di rinnovi o di calciomercato". 

IL RIMPIANTO PIU' GRANDE - "Arrivare in una piazza come Napoli non pronto. Come partita? La semifinale dell'Europeo Under 21, Italia-Germania, perdemmo 0-1, li massacrammo ma uscimmo. E' stato un grande rimpianto e spesso me lo sogno ancora".

PEREIRO - "Pereiro è poco che è con noi, ha fatto un mese di calcio vero ed è arrivato in un momento in cui la squadra non andava. Con la palla ci sa fare veramente, viene da un campionato diverso e ci vuole tempo per adattarsi. Ma le qualità non si discutono assolutamente. Anche in partita, quando chiamato in causa, ha fatto giocate davvero interessanti".

L'AVVIO DELLA CARRIERA - "San Benedetto? Parliamo di 14-15 anni fa. Prima esperienza nei professionisti, era una serie C di livello, nel girone c'erano Napoli, Avellino e Rimini. Quest'ultimi avevano Floccari e Ricchiuti in attacco. Città veramente bella, esperienza top, io avevo 17-18 anni. Vivevo con Gazzola, attualmente all'Empoli, abbiamo ottenuto risultati pazzeschi. Con una squadra costruita all'ultimo giorno di calciomercato. Mai scelta fu più azzeccata, anche grazie a Ballardini".

ALLENATORE CON MAGGIOR FEELING - "Ne ho avuti parecchi, una ventina. Uno di cui avrò sempre un ricordo positivo è Ranieri. Fu il primo a darmi totale fiducia ai tempi di Parma, con lui raggiungemmo una salvezza quasi disperata. Con il mister e Giuseppe Rossi ci salvammo in maniera miracolosa.Giuseppe Rossi? Secondo me se lui fosse stato integro, sarebbe stato per qualche anno tra i primi 5 attaccanti al mondo. Aveva qualità, aveva tutto. Io giocatori così forti e determinanti non li ricordo".