Dopo il pareggio all'esordio con la Roma, la Salernitana di Paulo Sousa si appresta a debuttare tra le mura amiche. Domani all'Arechi arriva l'Udinese, ultima squadra affrontata nel Principe degli Stadi lo scorso anno. Il tecnico granata ha presentato la sfida in conferenza stampa.
Salernitana-Udinese, la conferenza stampa di Sousa
"Alla fine del mercato penserò eventualmente ad altri moduli rispetto a chi avrò a disposizione. Le caratteristiche di Jovane possono aiutarci a cambiare. Anche durante la scorsa stagione in 2-3 partite, soprattutto nel secondo tempo e nella fase di non possesso abbiamo preso anche questa decisione con buoni risultati. A livello strategico possiamo avere altre possibilità. Purtroppo i nuovi arrivati non sono arrivati in tempo per integrarsi sulle nostre dinamiche e nell’esigenza di quello che è un campionato completamente diverso da quello che erano abituati a fare. Bisogna incrementare la velocità dell’analisi, del gioco e dell’esecuzione, oltre che della mobilità spaziale. Anche se sono meno preparati di chi è stato ceduto hanno potenziale e non so di quanto tempo avremo bisogno per integrarli in squadra però tocca a me e al mio staff lavorare al meglio per metterli in condizione di aiutare la squadra.
Martegani nasce trequartista, abbiamo esigenze anche diverse oggi però. Il contesto nostro è diverso da quello argentino, non solo in termini competitivi degli avversari ma anche dei compagni che ragionano in modo diverso. Deve adattarsi, è tecnico, sa uscire dalla pressione, deve integrarsi. La cosa positiva è che i giocatori dell’anno scorso hanno fatto un lavoro straordinario perché credono nei processi e questo riduce il tempo di adattamento dei nuovi ma dipenderà molto dai singoli”.
I nuovi arrivati e le condizioni di Dia e Bradaric
"Martegani può giocare dal primo minuto, anche Legowski. Hanno chances di giocare. Voglio trasferire un messaggio ai tifosi: bisogna avere pazienza, i nuovi hanno bisogno del sostegno della gente, integrare dinamiche diverse in cui sono subito valutati nei minuti che fanno. L’equilibrio emozionale per un giocatore è importante. Bradaric? Ha fatto diversi giorni senza allenarsi, oggi ha fatto tutto l’allenamento ed è pronto per darci una mano. Ikwuemesi? Vale il discorso fatto per gli altri, i nuovi sono indietro ma potrà darci una mano.
Pirola sta crescendo tantissimo, crescerà ancora di più. A livello di costruzione, anche se qualche volte potrebbe essere più veloce, Fazio è molto valido. A Roma abbiamo affrontato una squadra che chiudeva il nostro corridoio destro dando più spazio sul centro sinistra e Federico è stato bravo. Tutti i difensori possono giocare insieme in qualsiasi posizione.
Dia? Ogni settimana migliora, sta crescendo, non è ancora al suo livello ma resta il migliore che abbiamo. Già a Roma sul breve l’ho visto molto più brillante e con capacità di poter avere più minuti a un certo ritmo”.